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Abusivismo, Confesercenti: a Vicenza 180 sagre e circa 50 mercati irregolari

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 26 Ottobre 2015 alle 17:59 | 0 commenti

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Confesercenti Vicenza

Nelle fasi di crisi, il consumatore cerca i risparmio, rinunciando alle caratteristiche offerte dal canale distributivo regolare, fra cui le certificazioni di qualità e di provenienza dei prodotti. Aumentando la domanda aumenta l’offerta coinvolgendo spesso lavoratori marginali, motivati più da reale necessità economiche che da chissà quali lauti guadagni. Questo è a sommi capi lo svilupparsi dell’abusivismo. 

I risultati dello studio Confesercenti Ref fanno emergere questa diffusa situazione di accondiscendenza. L’abusivismo commerciale non solo opera senza le dovute autorizzazioni, con contraffazioni e mercato illegale anche via web, ma riguarda una miriade di attività agevolate che, seppur lecite in quanto disciplinate da leggi, godono di procedure burocratico-fiscali più snelle e sommarie, tali da svantaggiare i tradizionali esercizi commerciali. Esempi tipici sono le attività temporanee di somministrazione di cibi e bevande in fiere, sagre, feste di paese, circoli privati, farmer market, mercatini dell’hobbystica e dell’antiquariato, dove è difficile distinguere l’operatore regolare da quello abusivo.

Questo fenomeno subdolo e multiforme si fonda sulla criminalità economica organizzata, sulla complicità spesso inconsapevole della popolazione e sulla disinformazione delle norme che, nella loro assoluta complessità, regolamentano le attività commerciali. Sono da ricomprendere anche i comparti e i settori che godono di agevolazioni particolaristiche da parte degli organi pubblici nazionali o locali.

“E’ soprattutto questo che Confesercenti denuncia” rincalza Vincenzo Tamborra Presidente della sede vicentina “a seguito della divulgazione dei dati della nostra ricerca, stiamo incontrando molte Amministrazioni. Recentemente siamo stati a Thiene con il Vicesindaco Samperi, alla presenza anche di ConfCommercio, chiedendo maggior controllo sulle situazioni di abusivismo conclamato ma anche di quelle sospette. Chiediamo verifiche sui requisiti di regolarità e di sicurezza per la partecipazione a sagre e feste paesane che si stanno moltiplicando in modo incontrollato, spesso senza alcuna finalità culturale o sociale. Nella provincia di Vicenza parliamo di circa 180 sagre e circa 50 mercati irregolari, contro i 103 mercati ambulanti settimanali regolari in altrettanti Comuni. Va posta attenzione particolare a  nuovi fenomeni che stanno dilagando come quello del social eating e dell'home restaurant (cene a pagamento presso case private), un fenomeno di evasione totale e di concorrenza sleale nei confronti delle attività regolari. Sarebbe basilare perciò un Coordinamento tra i Comuni per stabilire comportamenti e pratiche condivise”.  Confesercenti Nazionale ha convocato quindi per il prossimo 27 ottobre una conferenza stampa alla presenza di tutti i gruppi parlamentari per affrontare una situazione oramai incontrollabile sul fenomeno dell’abusivismo legata alla Campagna “Abusivi dichiarati e abusivi autorizzati”.

I settori più colpiti sono il commercio su aree pubbliche, il turismo, i fioristi, il settore della ristorazione dove metà degli intervistati ritiene che le attività abusive rappresentino il 20 %. Nel turismo la situazione non è migliore, più dell’80 per cento dei presidenti delle categorie denuncia l’incremento dell’ospitalità irregolare negli ultimi anni, che si concretizza molto spesso nell’affitto di seconde case e nella diffusione di B&B abusivi, mentre per le agenzie di viaggio, pesa la concorrenza di viaggi organizzati da associazioni culturali o religiose per più del 15 % del fatturato. L’abusivismo si quantifica intorno al 13,8% sul fatturato del comparto con un danno erariale di 11,1 miliardi. Se le attività abusive fossero azzerate, l’Erario recupererebbe abbastanza non solo per finanziare il taglio di Imu e Tasi sulla prima casa, ma anche il raddoppio della platea di beneficiari del Bonus da 80 euro. Ci guadagnerebbe anche l’occupazione: la sola regolarizzazione del lavoro nero, legato a questo grave fenomeno, farebbe emergere 32mila posti di lavoro aggiuntivi.  Considerando la natura illecita del fenomeno, è difficile dare una quantificazione esatta, però attraverso l’incrocio di banche dati istituzionali, si stima che in Italia ci  siano  circa 100mila attività irregolari: registrate presso la Camera di Commercio e poi svanite, senza versare un euro di tasse o contributi.

“A Vicenza e provincia non esistono fenomeni di abusivismo di interi mercati” continua Tamborra “ma una situazione di singoli operatori nei vari settori, che hanno comportamenti di abusivismo amministrativo-fiscale come per esempio alcuni circoli privati di tipo associativo, alcuni produttori dei mercati contadini che rivendono anche prodotti non propri e svariate sagre e fiere. Nei mercati ambulanti del vicentino, non vengono tollerate forme di commercio difformi da quelle regolamentari e oltre ai controlli c’è collaborazione fattiva con gli operatori ANVA”.

Nel settore del commercio le attività “agevolate” generano un giro d’affari di 1.5 miliardi di euro, nel settore turismo  si parla di 1.4 miliardi. Nel 2014, il valore stimato degli articoli sequestrati alle attività abusive è risultato circa di un miliardo di euro (913 milioni), il numero medio dei pezzi sequestrati è cresciuto del 47.7% tra il 2008 e il 2013, aumentato per le categorie giocattoli ed elettronica, mentre è stabile quello dell’abbigliamento. I sequestri riguardano in buona misura prodotti tipici delle specializzazioni del made in Italy con un danno economico e di immagine difficilmente quantificabile. Il web rappresenta poi la nuova frontiera della contraffazione 8 siti su 10, con un +60% di merce irregolare e 165 siti chiusi dall’Agcom e dalla Guardia di Finanza.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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