Abusivi della sosta, per Vicenza Capoluogo il problema è che manca un "piano parcheggi"
Mercoledi 11 Marzo 2015 alle 09:12 | 0 commenti
Le vicende apparse in questi giorni sugli organi di informazione in merito agli abusivi della sosta, mettono in luce, tra l'altro, che il vero problema in città è la necessità di liberare le strade dalla sosta dei veicoli. Questo sostiene l'Associazione Civica Vicenza Capoluogo in una nota che in premessa afferma che Vicenza si è dotata di un Piano Urbano della Mobilità che rischia di non portare grossi benefici se non viene attuato «un preciso piano parcheggi capace di accompagnare un processo di cambiamento delle abitudini dei cittadini».
La nota, quindi, argomenta così come riportiamo di seguito.
Le strade non possono essere considerate come luoghi in cui parcheggiare le proprie autovetture, ma vie di comunicazione che devono innanzitutto rispondere, attraverso le corsie preferenziali, alle esigenze del trasporto pubblico e di quello ciclabile.
L'Amministrazione Comunale deve quindi impegnarsi maggiormente per realizzare un sistema di parcheggi in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini residenti e di quanti arrivano in città per lavoro, per effettuare commissioni o per turismo.
Solo con la realizzazione di nuove strutture potremo così provvedere al riordino generale della sosta che dovrà prevedere tariffe sempre meno care a mano a mano che ci si allontana dalla ZTL, park di area con tariffe sempre meno care rispetto agli stalli blu lungo le strade (per favorire soste brevi), tariffe per residenti che favoriscano l'utilizzo di park pertinenziali e non la sosta lungo le strade e un sistema tariffario moderno ed efficace anche per quanto riguarda l'integrazione tra parcheggi e utilizzo del trasporto pubblico.
L'obiettivo di una buona politica sulla mobilità deve essere quindi quello di liberare le strade dalla sosta delle auto, così come previsto dal PUM, rendendole disponibili per la circolazione dei pedoni, biciclette e servizi pubblici e di adottare una serie di provvedimenti coerenti, anche se talvolta impopolari, finalizzati a creare nuovi parcheggi in grado di favorire una maggiore residenzialità in centro storico (giovani, anziani, famiglie) e di rispondere anche alla funzione di standard urbanistici capaci di offrire parcheggi pertinenziali di proprietà dei cittadini.
Qualsiasi intervento tariffario o di ridistribuzione degli stalli blu non potrà avvenire se non avendo chiaro un "Piano parcheggi" che riteniamo oramai indifferibile.
Se da un lato è giusto perseguire i cosiddetti "furbetti", dall'altro è indispensabile che si affronti una volta per tutte la questione dei parcheggi senza ricercare facili consensi, ma attuando provvedimenti seri e concreti che non guardino agli interessi particolari, ma all'interesse generale della città e dei suoi abitanti.
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