Abolizione del reato di immigrazione clandestina, l'intervento di Zanettin in Senato
Mercoledi 15 Gennaio 2014 alle 12:26 | 0 commenti
On. Pierantonio Zanettin, FI - Signora Presidente, onorevole rappresentante del Governo, onorevoli colleghi, intervengo in questo dibattito - senza ribadire concetti già espressi da colleghi di Gruppo che mi hanno preceduto - per sottolineare quello che considero un importante dato politico, che deve essere segnalato a chi oggi ha la bontà di ascoltarci.
Questa discussione ci consente delle riflessioni più ampie, rispetto al semplice testo del provvedimento in esame, e che riguardano quelle che solo pochi mesi fa apparivano le due grandi novità del quadro politico italiano. Da una parte il PD di Matteo Renzi, dall'altro il Movimento politico 5 Stelle di Grillo.
Entrambi i due partiti si erano proposti come una novità , per contenuti programmatici e modalità comunicative, e si sono attrezzati, pur in misura assai diversa, per parlare anche all'elettorato moderato e centrista. In realtà oggi, sia il PD di Renzi che il Movimento 5 Stelle stanno gettando la maschera e rivelano il loro vero volto, assumendo una posizione tipica delle forze di sinistra, anzi di estrema sinistra!
Immigrazione e droga sono due temi assai sensibili, che presentano carattere e risvolti etici e morali al di là dei bizantinismi giuridici. Su temi così delicati, il messaggio che parte dal Parlamento ispira necessariamente valori sociali e condotte individuali e collettive.
Se, colleghi della maggioranza, decidete di abolire il reato di immigrazione clandestina, ovvero di depenalizzare alcune condotte in materia di detenzione e spaccio di stupefacenti, vi assumete una gravissima responsabilità e lanciate, come classe dirigente, dei messaggi devastanti, neppure tanto velati, ai nostri giovani, da una parte, e alle masse di migranti del Sud del mondo che aspirano ad entrare in Europa, dall'altra.
Guardiamo cosa fanno gli altri Paesi europei più avanzati e più prosperi, ai quali, credo, dovremmo ispirare la nostra legislazione. Spero che i colleghi della maggioranza si siano un po' documentati e siano consapevoli che il reato di immigrazione clandestina è previsto negli ordinamenti di Stati Uniti, Francia, Spagna, Svizzera, Gran Bretagna, Germania e di altri Paesi ancora, alcuni dei quali citati prima dal collega Malan.
Sul confine tra Grecia e Turchia, in corrispondenza del fiume Evros, è stata realizzata negli ultimi anni, proprio per contrastare l'immigrazione clandestina, una doppia barriera di reticolato e filo spinato. Dal 2011 si sono susseguiti, da parte dell'Unione europea, solo plausi ed approvazioni a questo progetto. La Spagna difende con le armi le enclave in terra d'Africa di Ceuta e Melilla. Non dico che sia tutto bene quello che fanno gli altri Paesi del lato Sud del Mediterraneo, ma di fronte a ciò è del tutto irragionevole ed irresponsabile trasformare intenzionalmente l'Italia nel «ventre molle» dell'Europa, la porta di ingresso di tutti coloro che aspirano ad un loro futuro più prospero nel nostro continente. Il nostro Paese ha un'economia a pezzi e non sarebbe certamente in grado di reggere un flusso incontrollato di migranti. Non possiamo lamentarci se poi si manifestano i deprecabili fenomeni del razzismo e della xenofobia.
Altrettanto devastante sarebbe il messaggio di depenalizzare alcune condotte in materia di detenzione e spaccio di stupefacenti. I nostri giovani finirebbero per percepire l'idea che il consumo di droga rientri tra i comportamenti socialmente e moralmente accettabili. Non credo proprio che l'Italia possa ispirare la propria legislazione a quella dell'Uruguay dello stravagante presidente José Mujica. Quindi, prima di votare questo provvedimento, colleghi della maggioranza, riflettete sulle irreversibili conseguenze delle vostre decisioni. Parlate con chi si occupa del recupero dei tossicodipendenti ed ascoltate i loro struggenti appelli. Rendetevi conto di quali responsabilità vi assumete.
II boy scout Renzi non riconosce che la liberalizzazione della droga contraddice i princìpi ai quali è stato educato e a cui, a parole, dichiara dì ispirarsi? Come fanno i cattolici del Partito Democratico a votare queste norme? Come possono gli amici del Nuovo Centrodestra, del partito del ministro dell'interno Alfano, approvare l'abolizione di una norma fondamentale della Bossi-Fini? Non siete stanchi, cari amici, di essere umiliati da un Matteo Renzi che non cessa di provocarvi e snobbarvi? Cosa aspettate a togliere la fiducia a questo Governo inconcludente?
Cosa intendi fare oggi, caro Giovanardi, che da sempre segui con rigore la tematica della tossicodipendenza? Non sarebbe forse il caso di riconoscere, una volta per tutte, che questa maggioranza contraddice quotidianamente tutti i tuoi principi ispiratori, sia sui temi etici che economici?
Intendo infine rivolgermi ai colleghi del Movimento 5 Stelle. Quel gran furbacchione ed istrione di Beppe Grillo ha cercato in tutti modi di farvi capire che abolire la Bossi-Fini è un errore e che tutti i Paesi avanzati devono porre seri filtri all'immigrazione incontrollata. Ma la vostra matrice formativa e culturale, che si ispira a temi propri della sinistra terzomondista, alla fine ha costretto, dopo il recente sondaggio on line, anche il grande capo e leader carismatico a fare marcia indietro ed accettare le vostre tesi. Credo che, in generale, una vostra precisa caratterizzazione politica sia un bene! Si chiarisce finalmente, una volta per tutte, l'equivoco che vi ha consentito, anche nel Veneto, regione dalla quale provengo, un così largo consenso elettorale.
Per tutti questi motivi il provvedimento in esame, che per certi versi contiene anche degli aspetti positivi, soprattutto in materia di depenalizzazione e di affidamento in prova, costituisce un grave errore e così come formulato oggi non potrà avere il mio voto favorevole.Accedi per inserire un commento
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