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Abbigliamento ed accessori di lusso, in carcere la banda della rapina da un milione di euro

Di Note ufficiali Martedi 11 Dicembre 2018 alle 12:14 | 0 commenti

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I Carabinieri della Compagnia di Bassano del Grappa hanno dato corso all’applicazione di misure cautelari e perquisizioni nell’ambito della complessa attività di indagine denominata “SEVEN GOLD”. Cinque soggetti di nazionalità rumena sono stati associati alle case circondariali di Milano San Vittore, Monza e Vicenza, altri sei sono stati denunciati in stato di correità ed è stato dato corso a decine di perquisizioni che hanno consentito di recuperare un ingente quantitativo di refurtiva, principalmente abbigliamento ed accessori di lusso.

Il nome dell’operazione scaturisce dall’azienda colpita nel nostro territorio, più precisamente nel comune di Nove, oggetto di un furto aggravato nel novembre 2015 e quindi di un sequestro di persona plurimo a scopo di rapina nel dicembre 2017. Si parla di migliaia di capi di lusso per un controvalore al dettaglio di un milione di euro circa.

I primi esiti investigativi dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bassano del Grappa, a cui vengono affidati i reati di maggiore gravità, non sono particolarmente confortanti. Emerge il disegno criminale di una banda organizzatissima che sa bene dove e come colpire: vengono raccolti diversi elementi nel 2015, che però non portano a risultati apprezzabili. 

Il materiale raccolto dai Carabinieri diviene tuttavia importantissimo a seguito del secondo evento, di una gravità senza precedenti negli ultimi anni nel territorio: due dipendenti, sotto minaccia di armi da fuoco, vengono catturati, legati e rinchiusi in uno stanzino mentre i malviventi fanno razzia all’interno dell’azienda.

L’estrema pervicacia criminale impone un’attività d’indagine immediata da parte dei Carabinieri, che partono con una minuziosissima analisi di contesto partendo dal luogo del delitto ed allargando sempre più la zona di operazioni: vengono esaminati oltre 100 sistemi di videosorveglianza, che consentono di rintracciare i veicoli utilizzati per il crimine.

L’attività d’indagine dei Carabinieri procede febbrilmente e consente di capire che i criminali provengono dall’hinterland milanese. Per la loro individuazione precisa viene inviato un team dei migliori investigatori della Compagnia che riescono a scovarne le identità e tutti i particolari delle loro azioni delittuose.

Gli elementi riscontrati, già di per sé sufficienti per richiedere l’emissione di idonee misure cautelari all’A.G. (Pm di riferimento la Dottoressa Claudia Brunino della Procura di Vicenza), si arricchiscono improvvisamente di un altro evento: il sodalizio criminale sta pianificando di sequestrare un facoltoso personaggio dell’hinterland milanese allo scopo di rapinare la sua attività commerciale e la sua abitazione.

L’estrema pericolosità dei soggetti impone quindi ai Carabinieri di monitorare da vicino la potenziale vittima: i malviventi hanno difatti installato anche un apparato GPS sotto l’autovettura del soggetto, segno di una non comune abilità criminale, nonché della determinazione a colpire.

Fortunatamente l’Autorità Giudiziaria emette in brevissimo tempo i provvedimenti cautelari che vengono eseguiti la mattina del 6 dicembre, di fatto bloccando il proposito criminoso.

Oltre 30 uomini complessivi vengono impiegati per l’imponente operazione, di cui 20 della sola Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa; vengono tratti in arresto e tradotti in carcere:

  • STEFAN Sandel, nato a Galati (Romania) il 13 giugno 1980, dimorante a Milano. PROMOTORE DELL’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE.

  • TOMOIAGA VALENTIN, nato a Borsa (Romania) il 22 ottobre 1990, dimorante a Sorengo (Svizzera).

  • CAZACU Cristi Adrian, nato a Galati (Romania) il 20 gennaio 1990, dimorante a Milano.

  • TANASE Sorin Alexandru, nato a Pechea (Romania) il 14 luglio 1980, dimorante a Milano.

  • DANKO Eduard-Danut, nato in Romania il 9 settembre 1989, dimorante a Milano.

Altri 6 connazionali vengono denunciati in stato di correità e viene data esecuzione a decine di perquisizioni che permettono di rinvenire centinaia di capi di lusso per un controvalore di svariate migliaia di euro: diversi capi sono riferiti alla rapina del dicembre 2017 in Nove mentre la rimanente refurtiva sarà oggetto di ulteriori analisi per disvelare altri misfatti commessi dai soggetti.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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