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Arrigo Abalti, Capogruppo vicario PdL della Provincia di Vicenza  -  Mentre in tutta Italia nel PdL ci si sta chiedendo quale sarà il futuro del centrodestra dopo le batoste di Milano e Napoli, è utile riflettere su quali possano essere le strategie locali per rimettere in movimento la macchina che ci aveva abituato a vincere tutte le elezioni. Queste elezioni ci dicono che bisogna cambiare ritmo, marcia ... e uomini.

Mentre vince non la sinistra, ma l'antiberlusconismo e l'antisistema, ricordiamo che né Pisapia né De Magistris sono espressione del PD. Ha vinto il nuovo, o almeno la discontinuità. Noi, accampati da tre anni, e forse anche di più, su rendite di posizione a cui il leader maximo ci aveva abituato, ci siamo svegliati con una doccia fredda che ci deve trovare reattivi. In questi anni, specialmente a livello locale, anche a Vicenza, la sinistra si è appropriata dei nostri simboli e delle nostre parole d'ordine. Legalità, sicurezza, regole, merito e perfino l'amore per la patria sono diventati patrimonio di una sinistra che con grande disinvoltura passa dalla bandiera rossa a quella arcobaleno per poi inalberare un tricolore su cui fino a poco tempo fa c'erano persino imbarazzi. Ora bisogna ritornare ai nostri contenuti di sempre e riorganizzare il partito. Bisogna rompere la brutta abitudine della cooptazione come mezzo di promozione dei nostri dirigenti e lanciare le nostre primarie, subito, per eleggere i coordinatori del partito a livello locale e regionale. Ed infine preparare seriamente l'appuntamento vero del PdL vicentino con le primarie per il candidato sindaco di Vicenza.

Arrigo Abalti, Capogruppo vicario PdL della Provincia di Vicenza