Abalti a Zanettin: mai mancato di rispetto verso l'amico di partito
Martedi 17 Gennaio 2012 alle 19:34 | 0 commenti
Riceviamo da Arrigo Abalti, consigliere provinciale e comunale del Pdl, e volentieri pubblichiamo condividendo la sua volontà di non far influenzare i rapporti umani dalla (mala)politica, che a volte, accecata dagli interessi di parte e abituata all'ipocrisia dell'adulazione mediatica verso i forti (del momento), preferisce polemizzare su dietrologie interpretative piuttosto che rispondere ai fatti con i argomentazioni. Mentre rimane non un "un dovere" morale, che sa di obbligo, ma un sentimento il rispetto delle persone. Il Direttore.
Egregio Sig. Direttore di VicenzaPiù.com, Caro Direttore, chiedo ospitalità alla sua testata per avere la possibilità di chiarire un equivoco che mi ha provocato in questi giorni profondo imbarazzo ed altrettanta amarezza. La chiedo a VicenzaPiù perché e' proprio in queste pagine che si e' consumato l'incidente che ha offeso Pierantonio Zanettin relativamente alla triste vicenda del tesseramento del mio partito, il PdL.
Sembra che il mio coordinatore provinciale, che conosco da molti anni, di cui sono stato anche collega nella prima giunta Hüllweck, e con il quale ho sempre avuto cordialità di rapporti e rispetto sincero, si sia sentito offeso dalle mie affermazioni riguardo la chiamata in causa, tutta giornalistica, del padre, il cui lutto risale a quasi un anno fa. Sono francamente spiazzato dalla reazione di Pierantonio che mi addebita una mancanza di rispetto che non intendevo avere ne' ritengo di avere avuto.
Ho già provveduto telefonicamente a spiegare la mia posizione e le mie parole al collega di partito, ma non sono sicuro che il chiarimento sia stato definitivo. Per queste ragioni, che non riguardano la lotta politica in corso, ma il rispettto delle persone e soprattutto di chi non c'e più, intendo esprimere attraverso queste pagine l'assoluta assenza di ogni volontà di ferire Pierantonio, la sua famiglia, la memoria del padre. Assoluta.
Chi mi conosce sa che nella lotta politica so essere anche aspro, ma sempre nel rispetto delle persone, delle loro sofferenze e dei loro dolori. Dispiace che mi venga attribuita questa volgarità di stile, che non e' mai stata nelle mie corde.
A Lei, caro Direttore, affido questa nota di amarezza, che e' anche un'ulteriore presa d'atto di quanto avvelenato stia diventando il clima precongressuale, al punto da mettere in discussione le più elementari regole della convivenza civile, e numerosi sono i soggetti che approfittano di questo per dividere ed ingenerare sospetti e diffidenza. Per quanto mi riguarda non parteciperò a questi intrighi e continuerò a fare le mie battaglie dove la lotta e' per affermare un progetto politico, non colpire con ogni mezzo chi non la pensa come te o non fa parte del tuo gruppo.
Grazie per l'ospitalita'
Arrigo Abalti
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