A Vicenza si fa cultura?
Venerdi 27 Giugno 2014 alle 10:38 | 0 commenti
Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo - In questi ultimi tempi si parla molto dei successi avuti dalla città di Vicenza nell’ambito della cultura. Ciò fa bene e suscita interesse e prospetta una situazione di diffusione delle conoscenze, ma il punto è un altro. Questa cultura e lo è indubbiamente, è però una cultura della fruizione. Una mostra per quanto importante sia, fa conoscere quanto è stato in una o in un’altra direzione è stato “prodottoâ€, lo espone e il visitatore entra in una importante relazione con l’opera d’arte, anche se non sempre è “la sindrome di Stendhalâ€.
Inoltre vi è per così dire, la prevalenza della cultura artistica, ci si dimentica che “cultura†non è riducibile solo alla storia dell’arte, alla letteratura, alla musica. “Cultura†è anche ciò che non è arte, è, ad esempio la ricerca scientifica, filosofia e teologia comprese, quella tecnologica, quella capace di connettere vari saperi e anche “gli usi e costumi†di una popolazione o di un gruppo sociale. Insomma, il termine è molto vasto e non va ricondotto solo ad alcuni aspetti, come spesso si fa. E’ l’eredita dell’idealismo e della visione dell’intellettuale, ma torniamo alla questione. A Vicenza si fa cultura o si fruisce solo di cultura? Non mancano artisti, poeti, scrittori, uomini di scienze e di tecnica, vi sono anche filosofi e storici della filosofia, pittori, architetti, in ogni campo della cultura, ma vengono adeguatamente valorizzati? Oppure, si guarda più facilmente negli orti dei vicini e dei lontani? Si privilegia l’impressionismo, grande corrente, la produzione di un poeta giapponese, ma sempre e comunque nell’arte e nella letteratura, poco o nulla negli altri campi, eppure sono decisivi per la vita dell’uomo e dei vicentini. Cambiare un po’ rotta farebbe bene; diffondere la cultura scientifica e tecnica, darebbe anche un ottimo servizio alla formazione delle nuove generazioni. Certo anche gli scienziati e i tecnici dovrebbero prestarsi, come fece Ernst Mach con le lezioni popolari di fisica o Sigmund Freud con quelle sulla psicoanalisi,non mancherebbero oi vicentini esperti e colti nelle varie discipline, e ciò privilegiando sempre il contenuto culturale più che le appartenenze.
La famose pagine culturali dei giornali, se leggiamo attentamente, illustrano e fanno fruire contenuti per certi settori; dedicare invece una pagina alle scienze e divulgarne la conoscenza soprattutto di quanto anche in campo di applicazione si compie a Vicenza, sarebbe davvero importante e allora scopriremo che anche a Vicenza si fa cultura.
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