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A Vicenza i distributori indipendenti sempre più convenienti

Di Matteo Crestani Domenica 3 Giugno 2012 alle 10:40 | 0 commenti

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Tratto da VicenzaPiù n. 235 (abbonati alla moderna versione online sfogliabile e dal prossimo numero con articoli leggibili anche in formato testo: VicenzaPiù Edicola è ora disponibile in abbonamento con due modalità. Abbonamento standard: 18 Euro all'anno Iva di legge inclusa. Abbonamento sostenitore: 30 Euro all'anno Iva di legge inclusa). 

Il rifornimento di carburante si fa con gli spiccioli

Vicenza prima provincia veneta in fatto di pompe bianche. La città berica, con 114 distributori segnalati su 340 impianti esistenti si colloca al primo posto in regione. La convenienza è innegabile, così come la qualità del servizio rispetto ai tradizionali gestori degli impianti di carburante, dove esiste ancora la distinzione tra prezzo servito e fai da te.

Un balzello che le pompe "no logo" hanno da tempo superato, offrendo un valore aggiunto ulteriore rispetto al risparmio. È questo lo scenario della lotta che si è instaurata da qualche anno tra le grandi compagnie e le pompe bianche, aziende che hanno deciso di liberarsi dalle catene del grande marchio fornitore per poter acquistare il carburante al miglior prezzo e consentire ai clienti un deciso risparmio, che può raggiungere i 15 centesimi al litro. I consumatori hanno inteso, quindi, che il marchio non fa la differenza e conviene risparmiare non chinando il capo alle grandi compagnie petrolifere, che impongono politiche di prezzo e d'immagine rigorose, ma di certo non favorevoli ai cittadini. Chiaro il punto di vista di Federico Scaldaferro, titolare di un impianto Loro: «la gente si rivolge sempre più spesso a noi, in quanto un risparmio di 5-7 centesimi è in grado di fare la differenza su un pieno di benzina o, comunque, su una serie di rifornimenti di minor importo. Al giorno d'oggi il cittadino è informato ed attento ai consumi, quindi non si lascia abbindolare dai punti cumulabili per ottenere inutili "omaggi", quello che interessa è il risparmio immediato». Quanto al rifornimento medio non ci sono dubbi: dai 10 ai 20 euro. Il pieno è riservato a chi utilizza l'auto come mezzo di lavoro, in particolare padroncini e rappresentanti. L'offerta è varia, dunque, ma pare esserci ancora spazio anche per i furbetti: «non mancano, purtroppo, i titolari di impianti di grosse compagnie che espongono un prezzo, mentre sulla pompa il consumatore ne trova uno di diverso e, naturalmente, più alto. Si tratta di frodi in piena regola, che il cittadino dovrebbe immediatamente denunciare alle forze dell'ordine, per evitare un inquinamento del mercato ai danni della gente e intollerabile». La tipologia dei clienti "in bianco" è la più disparata e va dall'imprenditore con l'auto di lusso fino alla casalinga. «Acquisto il carburante dove costa meno - aggiunge Loris Raniero, titolare di una pompa San Marco Petroli - e questo determina un vantaggio per la mia attività, ma soprattutto per il consumatore finale, che può ottenere prezzi decisamente concorrenziali ed un servizio che non comporta nulla di diverso rispetto a quello delle pompe griffate». Il risparmio è innegabile, così come il fatto che i cittadini sono in gran quantità migrati verso le pompe "no logo". Resta il fatto, però, che il prezzo dei carburanti è comunque arrivato ad un livello di attenzione ed incide sul bilancio familiare in modo rilevante. Le stesse modalità di pagamento sembrano essere cambiate. «Sono sempre di più i clienti, e non parliamo di giovani, ma anche di pensionati e lavoratori - conclude Loris Raniero - che effettuano il pagamento con le monetine raccolte in casa, magari dopo aver rotto il tradizionale maialino di terracotta, così come coloro che preferiscono il contante, evidentemente per poter meglio controllare la spesa mensile rispetto al pagamento con il bancomat». A fronte di questa situazione, le grandi compagnie hanno iniziato delle importanti campagne orientate agli sconti, mettendo per un po' da parte regali e punti cumulabili, evidentemente non più capaci di appeal verso il consumatore. Tuttavia, per poter fruire dello sconto occorre arrangiarsi nel rifornimento, mentre le "bianche" continuano a garantire un miglior prezzo ed un servizio ancora efficiente e rapido.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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