A Roma prima 'presa' del sognato federalismo. Festeggiamenti:20 settembre,'presa' Porta Pia
Giovedi 26 Agosto 2010 alle 11:42 | 0 commenti
La Lega Nord di Bossi, Ministro per il Federalismo, e il Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, si battono da tempo, e a buona ragione, fatti salvi i proclami folkloristici o fuori delle righe ad usum populi, per il Federalismo e contro Roma Ladrona. E Roma, caput mundi, cosa ti fa? Col suo sindaco, il pidiellino ex An Gianni Alemanno, che ha tappezzato la città di poster trionfalistici (foto VicenzaPiù) per un bilancio approvato, comunque, in grande ritardo, convince il senatore bergamasco ad attuarlo subito per la capitale.
Altre volte tanto contestata, da volerle ‘togliere' alcuni ministeri, da trasferire in centri importanti del nord ‘ma anche' (ahi, ahi Veltroni ha fatto scuola!) del sud, Roma molte volte è considerata (come forse merita) con finanziamenti extra di 300 milioni per non mandarla in bancarotta e con la concessione più che federalista di un caterva di poteri diretti, anche questi forse indispensabili per una metropoli 20 volte più grande di alcune clientelari province e, comunque, più popolosa, oltre che storicamente più importante di tante regioni. Cosa ottiene Roma da festeggiare, se Alemanno porterà a termine l'impresa, il 20 settembre, anniversario di Porta Pia? Ce lo spiega in dettaglio l'articolo di Chiara Righetti ieri su La Repubblica, ma colpiscono, tra gli altri poteri tolti a Provincia e Regione e concessi al nuovo ente, che nasce col Testo unico di Roma Capitale (37 pagine, 7 titoli, 54 articoli), quelli relativi all'adozione di regolamenti edilizi e di autorizzazioni all'edificazione in totale e sostanziale autonomia, alla gestione del suo patrimonio archeologico unico al mondo, del turismo, della mobilità e dela protezione civile.
Tutto, o quasi, giusto, dicevamo (ho abitato a Roma per 24 anni e ne conosco in buona misura esigenze e problemi, pregi e virtù), ma se i tempi per accelerare per Roma si sono trovati, perché, cari Berlusconi e Bossi, giocare con ritardi che sanno tanto di ricatti e contro ricatti per la riforma generale (ed equa) federalista?
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