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A rischio i nuovi progetti di Servizio civile, Csev sollecita la Regione Veneto

Di Emma Grande Mercoledi 8 Aprile 2015 alle 15:15 | 0 commenti

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Il CSEV, Coordinamento spontaneo enti e volontari servizio civile del Veneto, sollecita lo sblocco dei fondi del Servizio civile regionale veneto, una situazione che "sta mettendo in difficoltà gli enti gestori accreditati". Gli enti accreditati, infatti, hanno anticipato oltre 230 mila euro e se la Regione Veneto non interviene è a rischio l'inizio del servizio civile per 162 giovani il 4 maggio.

La denuncia del CSEV:

Fondi bloccati, Servizio civile regionale veneto a rischio. Perdura da tempo un forte ritardo nell'erogazione dei fondi destinati agli enti assegnatari di giovani in Servizio civile regionale in Veneto. Questo ha obbligato gli enti gestori di progetti di servizio civile ad anticipare somme consistenti, relative a ben due anni di attività e pari a decine di migliaia di euro a testa, pur di garantire ai ragazzi l'indennità mensile  (si parla di 277 euro al mese per 18 ore settimanali oppure 433 euro per 30 ore settimanali, più un premio liquidazione di servizio di 1200 euro a testa). Ad essere congelate sono le somme relative a tutto il 2013 e il 50 per cento del 2014, per un ammontare di oltre 230 mila euro.

Il 4 maggio  è previsto l'avvio al Servizio civile regionale di ben 162 giovani: le realtà coinvolte (case di riposo, Comuni, Unioni montane, Pro loco, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, università, organizzazioni di volontariato), soprattutto le più piccole, con bilanci più risicati, lanciano l'allarme: se la Regione non sbloccherà le indennità, alcuni progetti rischiano di saltare. Non è invece a rischio la partenza dei progetti di Servizio civile nazionale, che vede in questi giorni aperto il bando per la presentazione delle domande, in quanto i fondi sono gestiti direttamente dal Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per sollecitare Giunta e Consiglio Regionale ad accelerare le pratiche di rimborso, in modo da alleggerire le spalle delle sedi accreditate a ospitare progetti di Servizio civile regionale, il Coordinamento spontaneo enti e volontari servizio civile (CSEV) ha incontrato martedì 31 marzo l'assessore ai Servizi sociali Davide Bendinelli. Si sono presentati la portavoce Daria Zanocco, Angelo Paganin e Paolo Della Rocca, in rappresentanza anche della Consulta regionale per il servizio civile, mentre Bendinelli era affiancato da Franco Moretto, dirigente dei Servizi sociali della Regione Veneto. «L'assessore ci ha garantito lo sblocco tempestivo delle risorse con l'approvazione del bilancio preventivo del 2015», afferma Zanocco, «sottolineando che questa situazione non riguarda soltanto il servizio civile», un'opportunità per i giovani di operare per un periodo (di norma un anno) a sostegno della propria comunità in settori quali il sociale, l’educazione, la cultura,  la tutela ambientale. «Abbiamo segnalato all'assessore le difficoltà di gestione in cui si trovano enti locali e altre istituzioni, associazioni, cooperative e realtà del Terzo settore che gestiscono progetti di Servizio civile regionale. Ad oggi infatti il rischio concreto è che la prossima esperienza di servizio, in partenza il 4 maggio, non possa iniziare a causa della mancata erogazione dei già stanziati fondi regionali per gli anni 2013 e 2014, mettendo in seria difficoltà piccole e grandi realtà, non più in grado di anticipare costi per decine di migliaia di euro al posto della Regione. Tale criticità si riflette sugli stessi giovani e sull’incertezza di poter svolgere l’anno di servizio percependo la remunerazione prevista», denuncia la portavoce, «oltre che sul tessuto sociale locale che dall’apporto dei ragazzi in servizio ha sempre tratto grande giovamento. Chiediamo quindi un intervento urgente per sbloccare i fondi già stanziati, così da permettere l'avvio sicuro dei giovani in servizio civile che proprio in questi giorni sono stati selezionati dagli enti assegnatari».

CSEV conta 989 sedi accreditate a ospitare progetti di Servizio civile in Veneto. Nel 2014 il Coordinamento ha messo in rete 271 sedi attive per il servizio civile nazionale, per un totale di 383 giovani e 60 sedi di servizio civile regionale con 89 ragazzi che termineranno il servizio a fine aprile.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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