A Maroni chiedo: fidejussione anche per il girotondo dei bambini intorno alla scuola?
Venerdi 21 Ottobre 2011 alle 13:49 | 0 commenti
Egr. Direttore, Le chiedo di pubblicare la presente nella sua testata affinchè la stessa diventi strumento di apertura di una riflessione tra cittadini.
Marta Goldin, Vice Presidente Associazione Civica Vicenza Capoluogo
Da cittadina, sentita la proposta del Ministro Maroni sulla schedatura dei partecipanti alla manifestazioni e sull’istituzione di apposite fideiussioni a copertura di eventuali danni cagionati, vorrei porre alcune domande che mi sono passate per la mente in questi giorni, per chiedere ad altri cittadini se possono aiutarmi nell’avere qualche chiarimento, fornendomi così una chiave di lettura sulla proposta del Ministro (nella foto Marta Goldin in un corteo per Campo Marzo)
1.     Premesso che le norme del nostro codice penale stabiliscono che siano da ritenersi responsabili solo i soggetti che hanno posto in essere la fattispecie di reato e che mai debba ravvisarsi responsabilità da parte di altri, come si può conciliare il pagamento della fideiussione per danni cagionati con il principio del nostro ordinamento giuridico in base al quale “la responsabilità penale è personale�
2.     Come si può lasciare nelle mani di un comitato organizzatore la responsabilità per l’operato di qualche delinquente, per di più magari esterno al proprio gruppo? Non vorrebbe dire mettere i cittadini nelle condizioni di farsi giustizia da soli?
3.     A chi dice “chi rompe paga†chiedo: sareste contenti di pagare i danni  prodotti da qualcun altro?
4.     Come si individuano le manifestazioni a cui applicare questa regola? Si applicherà anche a quelle sportive e culturali? O a quelle ludiche? Oppure solo a quelle di natura socio-politica, così violando i principi fondamentali della Carta costituzionale?
5.     Gli studenti, i giovani, i precari, le famiglie, tutti i cittadini che non hanno soldi da versare nella fideiussione devono stare a casa zitti perché la democrazia e l’espressione hanno un prezzo che non possono permettersi? Da quando la libertà di manifestare costa? E chi stabilisce il prezzo della libertà ?
6.     Ieri a Vicenza i bambini e i genitori di una scuola hanno manifestato con un grande girotondo attorno all’edificio scolastico. Se una manifestazione di questo genere venisse fatta secondo la proposta di Maroni, dovremmo insegnare ai bambini che prima di esprimere un pensiero sulla loro scuola devono fare un giretto in Questura per la schedatura e rompere il salvadanaio per pagare la fideiussione???
Ho deciso di riflettere su questi temi con metodo socratico porgendo domande, alle quali mi piacerebbe fosse data risposta, in nome della libertà di pensiero e di espressione e nel rispetto della nostra Costituzione.
Marta Goldin, Vice Presidente Associazione Civica Vicenza Capoluogo
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