A Hit Show "L’Unione fa l’ambiente": un’alleanza tra Expo e governance europea
Lunedi 9 Febbraio 2015 alle 16:24 | 0 commenti
Cinque proposte concrete per una nuova cultura ambientale veicolata attraverso iniziative e soluzioni concrete, con lo sguardo rivolto all’Europa e alla straordinaria vetrina rappresentata da Expo 2015. Il 15 febbraio 2015 alle ore 11,00 al Padiglione 7.1 - Sala 7.1.2a della Fiera di Vicenza si terrà “L’Unione fa l’ambiente†nell’ambito di HIT (Hunting, Individual Protection e Target Sports).
La presentazione ufficiale dell'evento:
L’iniziativa, organizzata da CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura), è frutto della sinergia progettuale tra soggetti con storie e identità diverse – mondo delle aree protette, dai settori agricolo, venatorio e universitario – confluita in cinque progetti che intendono rispondere alla necessità di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente, costruito nella legalità e capace di generare nuove opportunità per l’economia e l’occupazione, attraverso un approccio pragmatico.
Tali progetti hanno come orizzonte naturale l’Europa, unico vero luogo di confronto in cui approfondire tematiche complesse come la gestione comune dei grandi carnivori, una governance europea della fauna e un virtuoso rapporto tra cacciatori, ambientalisti e agricoltori negli Stati dell’Unione. Sul merito di questi argomenti si può, partendo dalla condivisione progettuale che si è creata tra i rappresentanti di diversi settori, compiere finalmente un salto di qualità nel dibattito a livello europeo.
Proprio alla vigilia di EXPO 2015, il cui tema è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vitaâ€, si sente inoltre il bisogno di dar concretezza alle tante proposte riguardanti i temi della sostenibilità ambientale, del rispetto delle norme che regolano l’attività venatoria, e della valorizzazione delle risorse ambientali in termini economici.
Tali tematiche saranno al centro dell’evento, in cui interverranno diverse associazioni del settore ed esponenti delle istituzioni nazionali e comunitarie.
Il tutto per porre le basi pragmatiche per una cultura ambientale sistemica, non fatta di particolarismi ed ideologie, ma allargata ai diversi attori in campo, tutti ugualmente interessati a ristabilire un equilibrio fecondo tra uomo e natura.
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