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A Copenhagen nessuno parla veneto?

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 8 Dicembre 2009 alle 19:43 | 0 commenti

Pnv   

 

Indipendenza per la salvaguardia del nostro ambiente

 

Acqua alta a VeneziaIn questi giorni a Copenhagen (http://en.cop15.dk/) il mondo si interroga sul futuro climatico e sulle scelte da fare per preservare il nostro ambiente naturale.
Se c'è una realtà che è fortemente interessata ai cambiamenti climatici questa è Venezia e con essa tutto il Veneto. Venezia avrebbe dovuto essere presente, ma purtroppo a Conpehagen non avrà voce.
Chi difenderà Venezia, che pure con l'innalzamento del livello del mare qualcosa ha a che fare e che non può avere voce su questi temi? Forse non molti sono al corrente del fatto che entro la fine del secolo Venezia potrebbe fare i conti ogni giorno con l'acqua alta, MOSE, o non MOSE.
Chi difenderà il litorale Veneto, che pure risente fortemente della delicatezza del momento storico e delle scelte che saranno, o non saranno effettuate?
Chi difenderà le Dolomiti e tutte le montagne venete, il cui destino potrà essere segnato da ciò che a Copenhagen sarà deciso?
Nessuno. Nessuno parlerà a nome del Veneto*. Nessuno difenderà l'interesse dell'ambiente naturale veneto, unico al mondo e già fortemente compromesso da un inquinamento dell'aria e dell'acqua causati dal mancato ingresso nella moderna società dell'informazione e dello sviluppo ecosostenibile.
Di sicuro non saranno presenti i politici veneti, troppo impegnati a fare i servi dello stato italiano. E se anche qualcuno fosse presente, sarà solo per farsi scattare qualche foto per la campagna elettorale.
L'assenza di una voce veneta a Copenhagen rappresenta una drammatica evidenza dell'inadeguatezza politica della nostra classe dirigente e della necessità impellente di acquisire la nostra indipendenza politica, al più presto.

Partito Nasional Veneto

 

* Per correttezza e complettezza di informazione la Redazione di VicenzaPiù riporta di seguito una parte del lancio odierno di Adnkronos

 

Le associazioni trevigiane fanno rete alla Conferenza sul clima a Copenaghen

 

I protagonisti della Conferenza mondiale sul clima (Copenhagen, 7-18 dicembre), che vedrà riunite le delegazioni di 192 Paesi per la ridefinizione degli obiettivi di lungo periodo di riduzione delle emissioni climalteranti, non saranno solamente i leader mondiali, verso i quali sono da tempo, e a ragione, puntati i riflettori, ma anche una moltitudine pulsante di organizzazioni e associazioni, ciascuna in prima linea a sostenere con forza il proprio messaggio e offrire un prezioso contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.
Tra le migliaia di organizzazioni rappresentanti la società civile si faranno spazio nella Conferenza Ufficiale al Bella Center di Copenaghen anche alcuni rappresentanti della rete delle associazioni che gravitano intorno alla Marca Trevigiana e che riunisce tra le altre l'Associazione per la Decrescita Sostenibile, Banca Etica Treviso, Ecoforum, EnergoClub Onlus, Legambiente Treviso, le associazioni (Uomo Mondo-Ecofilosofi-I Care) che attuano il progetto ''Sobrietà come stile di vita''. Tale rete e' attiva da tempo nel territorio trevigiano ed e' impegnata nella sensibilizzazione all'uso sostenibile delle risorse, all'importanza di rivedere i propri stili di vita e alla lotta contro il riscaldamento globale.
Gli esponenti della rete trevigiana che parteciperanno alla Conferenza ufficiale sono: Annalisa Milani (Treviso, giudice internazionale), Achille Crosato (Treviso, Associazione per la Decrescita Sostenibile), Dario Brollo (Treviso, Banca Etica), Sara Capuzzo (Padova, vicepresidente EnergoClub Onlus nazionale).
Il loro apporto alla Conferenza non tratterà di meccanismi flessibili né di complesse contabilizzazioni di crediti di emissione bensì tenderà ad evidenziare i traguardi raggiungibili tramite la responsabilizzazione di ciascun soggetto, dal privato cittadino all'ONG, dagli operatori del settore primario a quelli del terziario, dall'ente locale agli organi di governo regionale e nazionale.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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