82 ri-costituenti o 82 badanti
Giovedi 13 Giugno 2013 alle 21:23 | 0 commenti
Giovanni Bertacche, associazione “Vicenza In Centro†- Abbiamo quasi mille parlamentari, ben serviti e anche fra i più pagati d’Europa. E questo, dicono loro, perché sono i migliori fra i colleghi comunitari. Sarà !? Resta però il fatto che abbiamo il sistema politico-istituzionale più scassato d’Europa, una crisi economica senza pari e uno spread sociale da vigilia della rivoluzione.
In questa situazione disperata, le forze politiche che “siedono†(peraltro comodamente) in Parlamento tenendo ben stretti emolumenti e privilegi personali, anche se tramandati, si gingillano intanto su questioni di poco o di nessun conto.
Altri invece occupano la scena al posto loro e sono gli 82 saggi di nomina in parte governativa, i più, e in parte parlamentare, incaricati di preparare la grande riforma costituzionale. Dalla trasformazione dell’attuale bicameralismo al potenziamento dell’esecutivo fino alla elezione diretta del Capo dello Stato. Un ambizioso progetto, non c’è che dire, ma degno di miglior momento. Perché c’è, neanche tanto segreto, l’intento che le riforme costituzionali siano il toccasana della politica, come delle istituzioni, non meno che dell’economia. Illusioni! Perché un buon sistema politico fa funzionare anche una macchina mediocre, mentre una politica malandata fa inceppare anche il miglior sistema istituzionale. E dunque tutto dipende dal personale politico che evidentemente in questo momento non è sugli scudi degli italiani: il voto di domenica ne è la conferma. Avvilente per gli elettori che questi mille personaggi in cerca d’autore si lascino mettere da parte, senza una minima reazione da parte loro ed essere sostituiti dai cosiddetti saggi, che in realtà hanno tutta la parvenza di svolgere la funzione di badanti. Se devono, gli 82 ri-costituenti, predisporre loro le tavole della riforma costituzionale, che umiliazione per gli onorevoli rappresentanti del popolo, messi all’angolo in modo così umiliante. Ma osservato questo, cosa potranno dire i saggi ri-costituenti? Anche il miglior schema di riforme che valore avrà ? Perché alla fine dovrà pure pronunciarsi il Parlamento, affinché la riforma prenda corpo. Ma intanto la spoliazione della dignità oltre alle competenze provocherà indubbiamente una qualche reazione da parte dei parlamentari. La riforma imposta dall’esterno non è facilmente digeribile, per chiunque, tanto più se si risveglia l’orgoglio (se ce n’è ancora) ferito da questo declassamento. Immaginiamo come potrà essere visto da un Parlamento dimidiato, la proposta di riforma. Sarà un bel giocattolo, non c’è che dire, frutto di elaborate alchimie scientifiche, ma freddo, fuori anzi senza tempo. Un oggetto più metafisico che politico, come il profilo della fidanzata ideale prodotto dalla scienza cibernetica, ma che nessuno desidera. Insomma le riforme, e proprio le più alte come quelle in studio, o le concepisce la politica o nascono morte. Gli esperti potranno anche essere consultati ma solo dopo, per dare forma giuridica a un testo partorito dal Parlamento. Questa inversione di funzioni a scapito della politica e di chi ha il compito di esercitarla è perlomeno imbarazzante e comunque preoccupante per le sorti delle nostre istituzioni politiche.
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