Quotidiano | Categorie: Politica

60 milioni in cassa e non poterli spendere

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Novembre 2009 alle 17:46 | non commentabile

Provincia di Vicenza

Provincia di Vicenza: oltre 60milioni di euro in cassa e non poterli spendere

La Presidente Marcegaglia definisce "inaccettabile" il debito che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti delle imprese e che di giorno in giorno si aggrava sempre più. Una denuncia forte, senza mezzi termini, che da cittadino e soprattutto da Presidente di una Pubblica Amministrazione non posso che condividere. Lo dico oggi ribadendo una denuncia che più volte la Provincia di Vicenza ha sollevato contro i vincoli di un Patto di Stabilità che se da un lato è nato per monitorare i conti pubblici di enti spendaccioni, dall'altro diventa vincolo insuperabile anche per enti virtuosi che, con bilanci positivi e "soldi in tasca" si trovano non solo a non poter offrire servizi o realizzare opere, ma anche a non onorare impegni presi con i fornitori.

L'abbiamo detto a gran voce, affiancandoci a tanti altri enti locali, e ci siamo fatti promotori noi stessi di uno specifico ordine del giorno che, concordato con l'Associazione Industriali di Vicenza, è stato approvato dal Consiglio Direttivo dell'Urpv (Unione Regionale Province Venete) e spedito ai nostri parlamentari. Di più: sempre su sollecitazione della Provincia di Vicenza, l'Urpv ha elaborato due proposte di emendamento al disegno di legge finanziaria 2010, con la speranza che, almeno a partire dall'anno prossimo, la normativa relativa al patto di stabilità possa essere rivista e migliorata, per evitare quello che ormai si prospetta come un vero e proprio rischio di paralisi amministrativa, con tutte le conseguenze che ciò comporta all'economia locale.
Gli Enti locali sanno bene quanto è stretto il legame tra la pubblica amministrazione e il sistema economico in particolare della piccola e media impresa: un rapporto non solo diretto, per le funzioni e i compiti propri di ogni Ente, ma anche e soprattutto indiretto, in qualità di clienti e fruitori di appalti, servizi e forniture. Per questo sia singolarmente che con l'Unione delle Province e con l'Associazione dei Comuni abbiamo manifestato le nostre perplessità in merito a vincoli e paletti fissati da un patto di stabilità che condividiamo nella filosofia del rigore ma non nella sua indiscriminata applicazione.

La Provincia di Vicenza ha a disposizione oltre 60 milioni di euro in cassa. Teoricamente spendibili, praticamente bloccati. Dallo scorso agosto stiamo liquidando i creditori con il contagocce e, grazie a contenimenti di spese e a sofismi finanziari, siamo riusciti ad ottenere di poter onorare i nostri debiti fino al 50%. Percentuale che speriamo si possa alzare entro fine anno, e che comunque sarà interamente liquidata con l'inizio del nuovo anno contabile. Ma, se qualcosa non cambia, l'anno prossimo ci troveremo nella stessa situazione, con opere che vanno avanti a rilento e risposte date "a metà" alle esigenze della cittadinanza. Lo stesso bilancio del 2010 ci permetterebbe manovre di rilievo in favore del territorio e della popolazione, ma non possiamo permetterci di elaborarlo pensando a "quanto possiamo spendere", quanto piuttosto a "quanto possiamo pagare": parametro che cambia grandemente le previsioni.

Chi e che cosa può cambiare questa situazione? Solo il Governo, ripensando il patto di stabilità e dando indirizzi più precisi e differenziati, perché diversa è la situazione in cui versano i bilanci delle Pubbliche Amministrazioni.
Ma la vera soluzione arriverà solo con la riforma federalista, quando non ci saranno più Enti che rispettano in maniera teutonica le norme per sanare buchi creati da altri Enti che sforano in maniera incredibile ogni tetto di spesa.

Il Presidente
Attilo Schneck






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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