51 anni dal Vajont
Giovedi 9 Ottobre 2014 alle 15:08 | 0 commenti
Regione Veneto - “L’anniversario dei morti del Vajont deve diventare per il Veneto e per l’intero Paese il giorno della responsabilità verso il territorio. Le quasi 2 mila vittime di quella superbia umana ci ripetono, non solo oggi ma ogni giorno, che la sicurezza del territorio è una priorità assoluta, che non va solo predicata ma concretamente perseguita. Meglio una strada in meno e un’opera di difesa in più che dia certezze alle nostre comunità . Senza sicurezza non c’è futuroâ€.
Lo ha ribadito il governatore del Veneto Luca Zaia in occasione dei 51 anni dalla tragedia del Vajont, che spazzò via vite, case, lavoro, speranze, e che a Longarone fece il maggior numero di vittime spianando in pochi secondi la gran parte dell’abitato. “Oggi la nuova Longarone testimonia che la volontà e la tenacia dei bellunesi, unita ad una buona amministrazione, sono capaci di cancellare i segni esteriori di quell’evento tutt’altro che imponderabile. Ma di eventi non imponderabili ne abbiamo davanti agli occhi ancora tanti, troppi, sia nel nostro territorio sia nel resto del Paese – ha aggiunto Zaia – e non si può più parlare di fatalità di fronte alle crisi idrogeologiche che ci affliggono ogni anno. Noi in Veneto sappiamo cosa fare e quanto ci verrà a costare intervenire: poco meno di 3 miliardi di euro. Aspettiamo che lo Stato faccia la sua parte e che favorisca, anche nelle procedure, gli interventi di prevenzione e tutela, che vanno oltre i legittimi interessi privati e rappresentano un obiettivo collettivoâ€.
“Rispetto a quanto ci servirebbe – ha detto ancora il presidente del veneto – noi dal 2010 riusciamo ogni anno a mettere da parte un centinaio di milioni all’interno di un bilancio sempre più risicato e con trasferimenti statali ridotti. Eppure i Veneti lasciano ogni anno allo Stato una ventina di miliardi che non tornano nel nostro territorio ma vengono utilizzati per coprire buchi e diseconomie fatte da altri in altre parti del Paese. I soldi delle tasse dei veneti devono trasformarsi in sicurezza per i veneti. E lo Stato attivi con i fatti e non con annunci il piano nazionale per la tutela del territorio. Investire contro il dissesto è il modo migliore e più concreto per non dimenticare il Vajontâ€.
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