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3.741 chiamate a 800 33 43 43, numero verde antisuicidi del Veneto. Zaia: cresce inOltre per aiutare vittime banche e chi sia in disagio

Di Note ufficiali Martedi 1 Agosto 2017 alle 21:56 | 0 commenti

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Dal giugno 2012, quando fu attivato, al 30 giugno 2017, il numero verde 800 33 43 43 del Servizio "inOltre", attivato dalla Regione del Veneto e affidato alla responsabile dell'unità operativa di psicologia clinica dell'Ulss 7 Pedemontana con la supervisione scientifica del docente di psicologia clinica dell'Università di Padova Gian Piero Turchi, per assistere le persone in difficoltà psicologica a causa della crisi economica, ha ricevuto 3.741 chiamate con richiesta d'aiuto, 770 delle quali arrivate da fuori regione, e preso in carico con un percorso di cura personalizzato 543 casi, ritenuti dagli psicologi del team di "inOltre" particolarmente preoccupanti.

E' questo il significativo consuntivo di cinque anni di attività del servizio di assistenza psicologica, presentato oggi dal Presidente della Regione Luca Zaia e dai responsabili del Progetto nel corso del punto stampa seguito alla seduta della Giunta, che la Regione decise, prima e tutt'ora unica in Italia, di attivare per supportare le tante persone, soprattutto piccoli e piccolissimi imprenditori e le loro famiglie che, travolti dalla crisi, potevano arrivare anche al suicidio (di queste tragedie, sinora, ne sono state contate circa 150).

"Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti da un'iniziativa che attivammo per fare qualcosa in più al culmine della crisi economica - ha detto il Governatore - tanto che l'800 33 43 43 continuerà a funzionare, come e più di prima, allargando il suo spettro d'azione a tutti i possibili disagi psicologici, a cominciare dai risparmiatori travolti dal crac delle Popolari venete (già un migliaio di contatti), per arrivare, magari, alle donne vittime di violenza o alle vittime di bullismo. Medici esperti e preparati sono disponibili al telefono 24 ore su 24 7 giorni su 7 - ha precisato il Presidente. Siamo gli unici in Italia ad avere avviato questa iniziativa, che è anche totalmente gratuita, senza alcun tipo di ticket".

I 543 casi finora presi in carico - ha rivelato la dottoressa Emilia Laugelli (nella foto oggi) - hanno richiesto una grande lavoro, che non si è limitato alle telefonate, ma si è sviluppato con incontri personali e con aiuto a contattare gli interlocutori giusti per risolvere il problema. Si può tranquillamente dire che, in media, ogni caso ha comportato circa dieci visite.

Peraltro, come ha tenuto a sottolineare il Prof Turchi, "inOltre" è l'unica esperienza al mondo nella quale si utilizza una specifica scala del rischio suicidario, un approccio estremamente scientifico, per creare il quadro clinico specifico.

Dei 543 casi presi in carico dagli psicologi di "inOltre", 169 sono della provincia di Vicenza, 143 di Padova 100 di Treviso, 70 di Venezia, 37 di Verona, 21 di Rovigo e 3 di Belluno.

 

Servizio "inOltre"
Numero verde 800 33 43 43
attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7


(Dati aggiornati al 30.06.2017)

Da giugno 2012 - fase di avvio del servizio - fino al 30/06/2017, sono state 3741 le chiamate complessive arrivate al Numero Verde del Servizio "inOltre" (di cui 770 arrivate al Servizio da fuori regione): si tratta di chiamate giunte da parte di imprenditori, risparmiatori, lavoratori dipendenti, disoccupati e altri utenti, nonché di segnalazioni da parte di amici, familiari e servizi.

Nel dettaglio:
543 utenti veneti - tra imprenditori e risparmiatori - sono stati "agganciati" da un operatore territoriale del Servizio e seguiti in un percorso personalizzato, di cui:
• 169 della provincia di Vicenza
• 143 della provincia di Padova
• 100 della provincia di Treviso
• 70 della provincia di Venezia
• 37 della provincia di Verona
• 21 della provincia di Rovigo
• 3 della provincia di Belluno.

La partecipazione del Servizio alle numerose iniziative e attività realizzate sui territori in loro favore ha consentito di intercettare complessivamente circa un migliaio di risparmiatori in difficoltà: da ciò è scaturita una interlocuzione diretta e nei casi di contatto alla piattaforma un percorso dedicato.

 

IL SERVIZIO "INOLTRE"

La sua storia
"inOltre" è il servizio della Regione Veneto gestito da ULSS7 Pedemontana, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia applicata dell'Università di Padova, nato per offrire consulenza e supporto psicologico a imprenditori e cittadini in difficoltà per la crisi economica.
Nel 2012, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia affida a Emilia Laugelli, già responsabile dell'Unità operativa di Psicologia clinica ospedaliera dell'ULSS7 Pedemontana, la creazione di un servizio di emergenza innovativo rivolto agli imprenditori in difficoltà per la crisi economica. Il servizio è da subito realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia applicata di Padova e vede nel professor Gian Piero Turchi il suo supervisore scientifico.
Nei successivi rinnovi di mandato, il servizio si rafforza e amplia la rete degli operatori e dei partner. È poi esteso, grazie all'Assessore ai Servizi sociali Manuela Lanzarin, anche a tutti i risparmiatori colpiti dal crack delle banche popolari venete, configurandosi come Servizio di emergenza per i disagi e i nuovi bisogni generati dalle crisi socioeconomiche.
Il servizio è riconosciuto a livello nazionale come l'unico voluto e finanziato da una Regione e a disposizione di chi, in difficoltà potrà chiedere supporto.

La visione
Il Numero Verde e la disponibilità al suo accesso h24, 7/7 giorni, continua ad essere l'accesso riservato e dedicato per chi, in difficoltà, necessiti di colloqui psicologici e/o di presa in carico da parte degli operatori che lavorano e si muovono su tutte le sette province venete.
Si tratta di un progetto che fonda le proprie basi su una visione profondamente innovativa del welfare, che mira a rimettere in circolo e in sinergia le risorse migliori di un territorio e di una Comunità: per questo cerca sempre lo sviluppo del lavoro di rete tra i servizi, a partire dalle associazioni di categoria, Caritas e altre realtà del privato sociale, i sindacati, le associazioni di risparmiatori, le forze dell'ordine,... Nella convinzione che le problematiche sollevate o generate dalle crisi sono trasversali e complesse, e hanno dunque implicazioni su molteplici e diverse dimensioni: perciò esiste anche una varietà di collaborazioni che si possono costruire verso un obiettivo comune di promozione della salute del  territorio.

Per una rete di servizi del territorio
Il Servizio si è impegnato nella strutturazione di una Rete di servizi del territorio formali e informali per la condivisione di prassi operative e la gestione concertata di specifici utenti, in particolare nel Vicentino (rete composta da tutte le associazioni di categoria e dalla Caritas Diocesana) e ora nel Trevigiano (rete in via di definizione, con CCIAA, Provincia di Treviso, Caritas, associazioni di categoria, Suem e Questura).
Il Servizio ha promosso e gestito incontri formativi insieme a diverse realtà e in questi cinque anni di attività ha anche raccolta la disponibilità a collaborare di vari servizi e professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro, Comuni, Servizi Sociali etc).
"inOltre" ha inoltre partecipato alle numerose iniziative e attività realizzate in favore dei risparmiatori, per poter comprendere e far fronte alle loro richieste: assemblee pubbliche organizzate dalle Associazioni dei risparmiatori del territorio oltre che convegni e conferenze; sportelli nati per offrire coadiuvo alla gestione delle ricadute delle vicende bancarie; incontri per la creazione di una rete di supporto ai risparmiatori con associazioni di consumatori, associazione dei risparmiatori etc.
Emilia Laugelli, responsabile dell'Unità operativa di Psicologia clinica ospedaliera Ulss7 Pedemontana, responsabile del servizio "inOltre".
Gian Piero Turchi, docente di Psicologia clinica Università di Padova, supervisore scientifico del servizio "inOltre".

 

Leggi tutti gli articoli su: Luca Zaia, Emilia Laugelli, InOltre

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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