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11 settembre 2001-2016 NewYork-Vicenza

Di Italo Francesco Baldo Domenica 11 Settembre 2016 alle 16:20 | 0 commenti

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Nel 2003 vicino alla voragine del World Trade Center a di Ground Zero fu organizzata una mostra degli oggetti ritrovati tra le macerie, a significare che nelle torri pulsava la vita e che le tracce di uomini e donne erano lì a testimoniare l'orrore di quanto accaduto. Tra i tanti oggetti mi colpì un giocattolo, un semplice giocattolo da bambini molto piccoli: non si sa a chi appartenesse se ad un bambino scomparso nel crollo, ad un genitore che l'aveva in borsa e si apprestava a regalarlo al proprio bambino o nipotino. Era ciò che rimaneva comunque di una vita, tra le troppe scomparse l'11 settembre del 2001. La storia è fatta anche di date che non sono, come credono gli studenti, un incubo ma hanno in sé il significato di un avvenimento in riassunto. E l'11 settembre 2001 è una data che in sé ci ricorda gli attentati ma soprattutto quale sia la brutalità dell'uomo quando anziché affidarsi alla ragione, o al meglio della propria fede, si lascia irretire da pensieri, spesso indotti, che lo esaltano fino al punto di profanare la vita umana.

Purtroppo la storia annovera molti episodi e viene da affermare che il detto ciceroniano, "la storia è maestra di vita", non valga proprio alcunché. Invece la storia, da un lato, e il ragionamento, dall'altro, ci aiutano. La storia, parla sempre Cicerone, "è invero testimone dei tempi, luce di verità, vita della memoria" e non solo una cronologia. Se si riflette su di essa senza i consueti ideologismi di storici accademici e piccoli docenti di scuola, più servitori di partito che non della verità, allora si può indurre una dimensione autentica di bene, ovvero di pace. Non esiste la pace come risultato di un conflitto, e nemmeno la pace se si prepara la guerra, accogliendo la grande lezioni di Erasmo da Rotterdam che dal primo scritto, a 18 anni, fino all'ultimo l'ebbe sempre a cuore. La sua concezione è espressa chiaramente soprattutto ne Il lamento della pace da ogni parte scacciata, dove con chiarezza il grande umanista afferma che la pace è un a priori della vita, un fondamento vero al quale informare tutta la propria vita. Non è una "lotta" e mai prevede la violenza, ma pacatamente il dialogo umano. E' l'uomo che responsabilmente deve affermarlo, suscitarlo e soprattutto praticarlo avendo ben in mente quanto ci dice però Euripide (486 a.C.- 406 a.C. circa) nella tragedia Supplici : "Per la verità tutti noi uomini consociamo più forte la migliore, sia ciò che è buono sia ciò che è malvagio,e sappiamo quanto la pace sia migliore della guerra per gli uomini/la prima è amicissima alle Muse,/e nemica delle Pene,,,ma Noi malvagi (stolti) trascurando queste cose scegliamo la guerra ed asserviamo il più debole uomo tra gli uomini, e la più debole città"
L'11 settembre 2001 attesta che vi sono uomini "stolti" che provocano perfino la morte del bambini. Ecco quindi che vi è per tutti gli altri uomini un compito intelligente, e molti nel passato e oggi ci possono aiutare. Ricordare quella data significa ricordare un compito che non deve lasciarci e, non con un pacifismo di maniera, ben lo sostenne lo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro: "Il nome della pace, però, è così santo, che non mi piacerebbe udirlo pronunciare invano. La guerra tra le nazioni è una crisi esterna, determinata da un processo interno. È inutile lavorare contro la crisi e anche contro le cause immediate della crisi, se non si combatte il processo, come è inutile porre dei cataplasmi sopra la pelle livida di un itterico. Per questo i Congressi della Pace paiono vani a molte persone. Il genere umano è malato di morbo bellicoso nei visceri, e bisogna curarne i visceri, bisogna ricercare quali forze abbia l'organismo sociale in sé stesso, atte a reagire contro il morbo; bisogna aiutarle e dirigerle." Ciò non si fa con dei corpi civili di pace, ad esempio, ma con un'educazione alla pace per tutti ed in particolare per coloro che derivano da ideologie totalitarie o da visioni anche religiose propagandate in aspetti violenti e non di vero e pacifico consorzio umano.
La data dell'11 settembre 2001 ci chiama ad essere autentici portatori di umanità, come da anni compie l'Associazione vicentina 11 settembre che dà vita alla memoria e invita come recita un bassorilievo a Vicenza: caluduntur porta belli (Palazzetto Balzafiori). Si chiudano le porte della guerra così annuncia l'angelo della Pace! Perché lei, diffusa e accettata nell'orizzonte umano e anche riflessa nella dimensione del divino, aiuta a vivere pacificamente e a ciò acconsente l'uomo che vota i benefici della pace per sé e per gli altri uomini nella natura e nel creato lasciando nihil intentatum per essa. Questa è la capacità dell'uomo che trova con gli altri la vera via dell'armonia e dell'equilibrio, ossia la vera pace che si insedia in ogni dove dal cuore alla mente, dalla famiglia, alla società, alla nazione allo Stato al consorzio internazionale, alla natura e alla sua visione di natura creata. Ciò per quella felicità cui sempre l'animo umano tende e che "respira" la congiunzione del tutto nell'armonia e nell'equilibrio delle parti, con la consapevolezza che se non tutto possa essere sempre nel migliore di modi possibile, tuttavia è questa coscienza che può spingere l'uomo al bene, al bene della Pace che per i cristiani è Gesù Cristo stesso, della quale ciascuno è responsabile in sé e attorno a sé.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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