Durante la serata informativa sulla Superstrada Pedemontana Veneta promossa dal gruppo “Cittadini/e di Montecchio Maggiore contrari alla Pedemontanaâ€Â grazie all'impegno di Daniela Muraro per ieri, venerdì 23 novembre, presso la sala civica Corte delle Filande a Montecchio Maggiore (Vi), messa a disposizione dall'amministrazione comunale, Andrea Zanoni, vicepresidente della commissione ambiente del Consiglio regionale del Veneto, e Osvaldo Piccolotto, tecnico ambientalista e puntuale contestatore della legittimità dell’opera, hanno risposto alla domanda che faceva da titolo all''assemblea pubblica, “Quanto ci costa la Pedemontana?â€, moderata da Giovanni Coviello, direttore del giornale VicenzaPiù.
Gentile direttore, la ringrazio per il vostro costante impegno nell'indagare su questo grave dramma sociale ed umano. Con riferimento alla vostra interpretazione non tanto della lettera (chiara ed inequivocabile) quanto delle possibili applicazioni, conseguenze ed effetti della pronuncia dell'Agenzia delle Entrate, ritengo sia una ennesima conferma che negli ultimi anni abbiamo subito la più grande truffa (ancora "sub judice") mai messa in opera in Italia.
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La Tav per Vicenza è un’opera strategica - esordisce una nota comunale - Ne è convinta l’amministrazione comunale, ma a sostenerla con forza sono anche e soprattutto le categorie economiche e la Camera di Commercio, che saranno presenti e compatte con i loro presidenti e i tecnici il prossimo lunedì 26 novembre alle 11 nella sala consiglio di Palazzo Trissino per confrontarsi sul tema con l’ingegnere Aldo Isi della direzione Investimenti di Rfi, accompagnato dai tecnici che si stanno occupando dell’infrastruttura.
“Siamo stati oggetto in queste settimane di inammissibili e pretestuose interferenze attuate dalla nuova amministrazione comunale. E’ palese ormai la mancanza di fiducia nei nostri confronti, il che ci impedisce di portare avanti il nostro lavoro a favore dell’ente. Siamo qui a titolo praticamente gratuito, contrariamente a precedenti consigli di amministrazione, con l’intento di dare il nostro contributo e la nostra professionalità a favore della collettività .Â
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"La sensazione è che da sempre ci sia stata una mancanza di giustizia, in tutta questa vicenda". È dell'assessore alla trasparenza del Comune di Vicenza, Isabella Dotto, il primo commento che raccogliamo nella sala dei Chiostri di Santa Corona, teatro del partecipato convegno sul fallimento delle banche venete organizzato dal gruppo consiliare regionale di Fratelli d'Italia in questo venerdì pomeriggio e moderato dal coordinatore provinciale Vincenzo Forte con Eleonora Garzia a fare gli onori di casa.Â
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“Dopo il fallimento delle Banche Popolari – Quali prospettive per i risparmiatori e per le imprese del Veneto†questo il titolo del convegno organizzato dal Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione del Veneto che si terrà a Vicenza, presso i Chiostri di Santa Corona, venerdì 23 novembre 2018 a partire dalle ore 15. Obiettivo dell’incontro - spiega una nota del Gruppo consiliare FdI MCR - è fare il punto sulla situazione del sistema bancario, discutere sulle misure finora adottate per far fronte ai gravi danni già subiti dal tessuto sociale e produttivo, illustrare le proposte di Fratelli d’Italia per un sistema bancario al servizio delle famiglie e delle imprese e analizzare le prospettive future per i risparmiatori e per le imprese del Veneto .
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Veneto Banca, sulla dichiarata insolvenza ora Vincenzo Consoli chiede una perizia ai giudici. La novità è emersa ieri a Venezia nell'udienza in Corte d'appello davanti alla prima sezione civile presieduta da Mario Bazzo. In ballo un nuovo round dell'opposizione promossa a Venezia dal manager della popolare di Montebelluna alla sentenza con cui a giugno il tribunale di Treviso aveva fissato che Veneto Banca era in stato d'insolvenza il 23 giugno 2017, due giorni prima della liquidazione, accogliendo la richiesta del pubblico ministero di Treviso Massimo De Bortoli, che sta conducendo l'inchiesta penale sul crac della banca e che così può indagare anche per bancarotta.
Un motivo dei protestatori a prescindere, strumentale secondo noi e, soprattutto, secondo l'avv. prof. Rodolfo Bettiol, il referente della cabina di regia voluta dal Mef per le vittime delle banche, sarebbero le difficoltà documentali da affrontare per dimostrare il "misselling" ma, se il problema appare superato dalle nuovi proposte procedurali gialloverdi, vogliamo condividere con tutti, dopo averlo fatto con alcuni lettori soci delle banche venete, alcune considerazioni che nascono da un documento, peraltro da noi già pubblicato, che potrebbe essere di aiuto nel determinare "in automatico" il misselling subito dai risparmiatori delle Banche VeneteÂ
Con riferimento alle notizie pubblicate da alcuni organi di stampa circa l’inchiesta in corso da parte della Procura di Gorizia, riguardante l’affidamento dei “Lavori di ampliamento dell’autostrada A4 - Terza corsia nel Lotto II - Sublotto 1â€, l’Impresa Pizzarotti intende rappresentare la propria estraneità rispetto a qualsivoglia ipotesi accusatoria. Si confida pertanto che nel prosieguo delle indagini i competenti organi di giustizia accerteranno il corretto operato dell’Impresa, avendo essa agito nel pieno rispetto della normativa di legge, sia nella fase di gara che rispetto al conseguente affidamento dei lavori. L’Impresa offrirà piena collaborazione, fornendo ogni utile elemento per chiarire la propria posizione, anche a tutela della propria riconosciuta reputazione sul mercato italiano ed internazionale.
Tutti i dettagli sull’operazione (riportati in una sintesi di Milano Finanza di ieri) con cui Intesa Sanpaolo ha fatto pulizia sul portafoglio crediti ereditato dalle due ex banche venete (Popolare di Vicenza e Veneto Banca). Intesa Sanpaolo fa pulizia sul portafoglio crediti ereditato dalle due ex banche venete sottoposte nel giugno del 2017 a una liquidazione ordinata.
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