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Plebiscito2013: dalla protesta di oggi al referendum del 16 febbraio

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 9 Dicembre 2013 alle 11:56 | 0 commenti

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Gianluca Busato, Plebiscito2013 - Oggi in molte parti del Veneto è iniziata una protesta condotta da diverse sigle di autotrasportatori, di rappresentanze di base del mondo dell’agricoltura, dell’artigianato e della piccola impresa, con molti cittadini al seguito, che durerà diversi giorni, secondo le intenzioni degli organizzatori. È un segnale inequivocabile della crisi profonda in cui versa lo stato italiano e che dimostra la sua inadeguatezza e mostruosità divenuta ormai insostenibile per tutti.

Quando si verificano questi eventi ha poco senso secondo noi cercare di trovarvi una coerenza ideologica (sperando tra l’altro che i manifestanti non vengano manipolati da qualche partito per ragioni politiche e auspicando che la manifestazione resti pacifica e che non si cada nel tranello di qualche provocatore), mentre merita molto di più constatare un seguito interessante che il fenomeno dimostra di avere. Tra l’altro in diversi “presidi” è bello notare come sventoli il Gonfalone di San Marco e non altre bandiere.

Riteniamo che sia quantomeno normale e comprensibile che ciò si verifichi oggi, considerata la gravità della situazione. Purtroppo anche nel nostro Veneto non vi sono esempi nella classe dirigente regionale che dimostrino di avere capacità di visione del futuro. Non ci sono dei Cuor di Leone, in poche parole.
In questo scenario che anticipa la crisi strisciante e drammatica dello stato italiano, che si avvia verso una bancarotta di fatto, magari non dichiarata, ma dagli effetti durissimi sulla popolazione, il prossimo Plebiscito Digitale per l’indipendenza del Veneto del 16 febbraio rappresenta l’unica possibilità di salvezza in tempi brevi per il Veneto.
Più il tempo passa e meno forza economica vi sarà per gestire una fase autenticamente rivoluzionaria, pacifica, ma di cambiamento rispetto al presente drammatico e privo di speranza.
Senza forza economica della classe media, che si va assottigliando e sparendo sempre più, non possiamo logicamente pensare di trovare una soluzione ai problemi attuali con la nascita di un nuovo sistema virtuoso.
La ragione profonda dell’individuazione di una data molto vicina per la realizzazione del referendum per l’indipendenza del Veneto per via telematica sta tutta in queste brevi considerazioni. Non si può aspettare che arrivi la miseria ancora più profonda dell’attuale per disegnare il nostro futuro.

È necessario muoversi subito. Il 16 febbraio abbiamo l’occasione per uscire dall’incubo e dall’inferno fiscale italiano, dando vita alla nuova Repubblica Veneta. Basterà rispondere al quesito “Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica Federale indipendente e sovrana? Sì o No?”

La risposta la darà il Popolo Veneto, com’è giusto che sia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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