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Coldiretti Vicenza: precipitazioni ai minimi storici nel Vicentino. A rischio l’irrigazione

Di Note ufficiali Giovedi 30 Marzo 2017 alle 14:20 | 0 commenti

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Non piove più. E la situazione si fa critica per le colture, con l'approssimarsi della stagione dell'irrigazione. Nei cinque mesi tra ottobre e febbraio, tanto per comprendere la gravità della situazione, sono caduti in Veneto mediamente 328 mm di piogge, mentre la media del periodo nell'ultimo ventennio è di 452 mm, quindi siamo a -27%. "Ci troviamo a fare i conti con un a situazione decisamente seria - commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù - a fronte della quale non possiamo stare a guardare, ma dobbiamo riflettere sulle strategie preventive da porre in atto, dal risparmio della poca acqua disponibile, alla creazione di riserve divenute indispensabili, fino al ricorso, da programmare efficacemente, ad assicurazioni e fondi di mutualità per tutelare il reddito agricolo".

Il caldo di questi giorni nel Vicentino, con punte oltre i 25 °C, poi, non fa che acuire la concentrazione di smog nell'aria, rendendo la città in particolare decisamente invivibile. "Se nelle città la mancanza di pioggia ha causato l'innalzamento dei livelli di inquinamento, nelle campagne - sottolineano Cerantola e Palù - è la siccità a preoccupare, per la mancanza di acqua necessaria alle piante per la stagione irrigua. Una situazione aggravata dal fatto che nel Vicentino particolarmente secchi rispetto alla media sono stati anche il mese di dicembre con il 79% di precipitazioni in meno e quello di gennaio con un -57%, con una tendenza nel breve termine che non fa ben sperare". La pioggia e le nevicate invernali sono determinanti per ricostruire le riserve idriche necessarie alle piante per la ripresa vegetativa primaverile. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti conseguenze sull'agricoltura. "Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense ed il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d'acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali. Una situazione che ci preoccupa - sottolineano Cerantola e Palù - e di fronte alla quale Coldiretti non può che suggerire agli agricoltori di tutelare il proprio reddito con le assicurazioni ed i fondi di mutualità, strumenti pensati ad hoc per tutelare chi produce ed ogni giorno dell'anno è esposto al rischio di perdere raccolto e, nei casi più gravi persino le strutture operative". Se di fronte ai cambiamenti climatici non si può intervenire è invece possibile adottare politiche a sostegno dei trasporti pubblici locali e scelte politiche che privilegino la creazione di nuovi spazi verdi. "La politica deve rimettere in discussione le scelte fallimentari fatte negli ultimi decenni - concludono Cerantola e Palù - in quanto non risolutive dei problemi riscontrati, ma nemmeno migliorative sul versante dei dati. Non è possibile che gli amministratori locali facciano la danza della pioggia per sperare che la concentrazione di polveri sottili diminuisca. Servono politiche educative, trasporti pubblici efficienti ed economici e, soprattutto, una politica edilizia non fondata sull'edificazione, ma sull'analisi dell'edificato esistente, per evitare di continuare a sottrarre verde pubblico e verde impiegabile per l'agricoltura a favore di nuove strutture immobiliari destinate a restare inutilizzate".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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