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Valter Orsi, intervista esclusiva al sindaco emiliano di Schio. Che da destra fa politiche di sinistra

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 28 Ottobre 2015 alle 22:51 | 0 commenti

Schio è stata storicamente un avamposto della sinistra, prima, e un presidio, poi, del centro sinistra con una apparentemente interminabile sequenza di amministrazioni colorate di rosso, sia pure spesso tendente al rosa grazie al suo rimescolamento col bianco del Veneto. E, se le amministrative del 2014, figlie della crisi economica, hanno decretto l'inversione di rotta e di colore politico, col centro destra intorno alla Civica del nuovo sindaco a subentrare al vertice della città industriale e operaia, non ci poteva essere un volto e una provenienza geografica così simbolicamente di non rottura, continuità?, col passato che non quello dell'emiliano di Piacenza Valter Rossi.

Prima di poter essere identificato come candidato primo cittadio, o mentre si costruiva questa opportunità, il suo Dna battagliero, forgiatosi nell'Emilia ancora più rossa della vecchia Schio, lo si era già intravisto nelle sue lotte, chiare e senza gli ipocriti doppi giochi di molti amministratori, anche del Pd, dei comuni contermini, contro il project financing dell'Ospedale di Santorso, voluto dal centrodestrista ma drammaticamente trasversale sistema Sartori - Galan...

E allora non ci si può meravigliare se in questa intervista esclusiva di VicenzaPiu.Tv, antesignana del ritorno di VicenzaPiù Magazine venerdì 30 (con un giorno di ritardo di cui ci scusiamo) nelle edicole e in molti locali pubblici di Schio, Valdagno e Thiene, il sindaco Valter Orsi fa un bilancio e individua linee di azione dei prossimi quatrro in cui

il sociale (per gli abitanti in difficoltà di Schio, nativi italiani o immigrati o, anche, profughiche siano) trova una sua grande attenzione;

la sua lotta contro la mala politica, di cui sogna un'esemplare condanna e che ha generato anche l'Ospedale di Santorso, continua insieme al supporto leale e costruttivo alla gestione della Ulss 4 da parte del dg Daniela Carraro;

la cura della buona gestione e l'ottimizzazione delle sempre più scarse risorse dei comuni si manifesta nella conferma del Comandante della Polizia del Nord Est Vicentino, Giovanni Scarpellini, al vertice di quella dell'Alto Vicentino, che in futuro vede come strutturalmente integrata con l'altra;

l'attenzione alle società comunali trova vie diverse, di cessione per la piccola Pasubio, di graduale contenimento delle attività dell'inceneritore di Ava, uno dei due della Regione Veneto, capace di trattare 94.000 tonnellate d rifiuti, ma che si potrebbe gradualmente "contenere" negli 80.000 che sono l'obiettivo della raccolta differenziata dell'intera provincia di Vicenza...

Queste e tante altre cose di, moderata e oserei dire democristiana, sinistra ha detto, e sta realizzando, il civico di centro destra Orsi, un piacentino che con grinta lascia spazio al sua Dna emiliano e che in un centro di provincia quale è Schio spazza via un tabù tipicamente vicentino: non eleggere foresti ai vertici delle proprie amministrazioni.

Chissà che quello di Orsi nella città della Lanerossi non sia l'inizio per uscire, con urgenza, da quegli schemi che da decenni tarpano le ali al nostro territorio, da troppo relegato dal suo provincialismo a ruoli una volta di secondo piano, ora mortali.

Nel capoluogo lo ha capito, ovviamente ma tra i pochi, Achille Variati, che con il suo iper attivismo a Roma e in Italia lavora sì per l'Upi e anche per se stesso, direbbero i suoi detrattori, ma anche, grazie al suo conseguente peso politico, a ridisegnare Vicenza almeno come un nodo del sistema ferroviario delle comunicazioni veloci, moderne ed europee.

Leggi tutti gli articoli su: Achille Variati, Ulss 4, Valter Orsi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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