Vigili di quartiere immigrati
Lunedi 21 Settembre 2009 alle 17:15Mattia Pilan
Sui diritti di cittadinanza e di voto agli immigrati e sul vigile di quartiere immigrato
La città di Vicenza si colloca a livello nazionale tra i capoluoghi di provincia che registrano il maggior numero di immigrati residenti, e deve costituire interesse prioritario della Amministrazione Comunale di Vicenza che la compresenza di cittadini stranieri e vicentini si svolga nel quadro di una quotidiana integrazione, e che agli immigrati siano riconosciuti in modo assolutamente egualitario il complesso dei diritti e dei doveri contemplati dal nostro ordinamento democratico. Appare necessario avviare anche a Vicenza una politica verso i migranti che identifichi come valore essenziale lo scambio positivo fra culture differenti piuttosto che la semplice convivenza non conflittuale, fondandosi su principi di base quali l'apertura, la partecipazione, la responsabilità . Non ci puo' essere sviluppo di una società multietnica equilibrata, senza coinvolgimento dei diretti interessati mediante l'individuazione di nuovi modelli di condivisione delle responsabilità e delle scelte che consentano agli immigrati di partecipare ai meccanismi decisionali, onde pervenire al conseguimento di traguardi comuni, non conflittuali e responsabili. Allargare i diritti di cittadinanza e di voto significa quindi aumentare anche i doveri, significa porre basi solide per il rispetto delle regole e della legalità .
Negli anni scorsi avevamo proposto al precedente Consiglio Comunale e nelle Circoscrizioni di istituire, come da anni viene fatto in altre città ( prima tra tutte Roma), la figura del consigliere aggiunto in rappresentanza degli immigrati all'interno dell'amministrazione, figura intesa come espressione di garanzia del carattere multietnico e delle diversità culturali presenti nella comunità cittadina e come veicolo fondamentale per il pieno esercizio dei diritti di partecipazione da parte degli stranieri e per la tutela dei diritti civici degli stessi.
Pur trattandosi solo di un primo parziale passo verso l'estensione dei diritti di cittadinanza, la precedente amministrazione comunale di centrodestra non ne aveva voluto sapere. Nella nostra regione alcuni sindaci della Lega hanno emanato le ordinanze piu' fantasiose e strampalate per vietare la residenza agli stranieri, per impedirgli di accedere alle graduatorie per le case popolari, per negare borse di studio ai loro figli e aiuti economici ai lavoratori colpiti dalla crisi economica. Oggi il dibattito sull'estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative agli immigrati non comunitari residenti, torna di attualità attraverso le proposte in tal senso avanzate anche da uomini politici di destra, e ci spinge a chiedere anche all'Amministrazione Comunale di Vicenza e al Sindaco Variati di allargare la partecipazione alla vita democratica, sociale e culturale dei tanti "migranti" residenti a Vicenza. Un segno tangibile in tale direzione sarebbe la presenza di immigrati nella polizia locale della nostra città , e l'occasione si presenta in questi giorni per l'indizione di un bando per assunzioni nella polizia municipale. La nuova Amministrazione Comunale di Vicenza dovrebbe cogliere questa opportunità per creare delle nuove figure di "ausiliari" della polizia locale aperte agli immigrati residenti nel Comune: oltre a lanciare un forte segnale verso la loro piena integrazione nella vita sociale della nostra città , il loro ingresso nella polizia locale porterebbe dei sicuri benefici in termini di dialogo e collaborazione con le comunità di migranti presenti nel nostro territorio.
Vicenza 21.09.09
Mattia Pilan
Sinistra e Libertà di Vicenza