Bizzotto smemorata
Sabato 5 Dicembre 2009 alle 08:45Vi offriamo in anteprima le "ciacole" che trovate in prima pagina del numero 174 di VicenzaPiù da oggi in edicola e da domani ancora più facile da trovare nei punti di distribuzione in città grazie alla tiratura aumentata.
«La lontananza dell’Europa dalle esigenze quotidiane dei privati cittadini, il deficit democratico delle istituzioni europee, l’incapacità dell’Unione di affrontare i nodi del nostro tempo… sono tutte questioni emblematicamente irrisolte e che continueranno ad essere ignorate nei 400 e più articoli dei Trattati Istitutivi dell’Unione dopo le modifiche apportate da Lisbona. (…) Anche con questo Trattato, dunque, l’Unione Europea continuerà ad essere quel pachiderma burocratico che tutti noi abbiamo imparato a conoscere, influenzato da potentati economici e lobby finanziarie e tecnocratiche che agiscono fuori e al di sopra della volontà popolare, e che rappresentano, in ultima analisi, i veri grandi nemici dell’idea di un’Europa dei Popoli. Con il Trattato di Lisbona, quindi, l’Europa vedrà aumentare la sua influenza, già considerevole, sulle nostre vite…». Queste parole dell’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, contenute in un suo dispaccio del 30 novembre scorso, sono sottoscrivibili al 100%. Il richiamo contro le «oligarchie invisibili» che, grazie a questa nuova Costituzione, governeranno il continente sempre più al riparo dalle contestazioni dal basso e sopra la testa dei suoi ignari cittadini, è sacrosanto. Nell’agosto dell’anno scorso, quando il nostro parlamento ha approvato il testo che ci espropria di buona parte della sovranità nazionale, gli italiani erano al mare. Gli onorevoli leghisti, però, erano in aula. E il trattato-monstrum passò all’unanimità . Come la mettiamo, cara Bizzotto?
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