Dopo Variati, Bulgarini e Bortoli anche Caporrino è, burocraticamente, muto: tabù i contributi della Fondazione Roi al Chiericati. Segreti di Fatima o da noi regna Pulcinella?
Mercoledi 5 Aprile 2017 alle 13:50Pubblicato il 28 marzo 2017, aggiornato oggi 5 aprile alle 13.53. È ormai nota l'improvvisa afonia di Jacopo Bulgarini d'Elci sul sistema di potere vicentino e ha fatto "rumore" il mutismo di Antonio Bortoli, il direttore generale che, nonostante il suo ruolo pubblico, non parla con i pm per l'inchiesta sull'ecomostro di Borgo Berga, in cui risulta indagato ma che, ora, si è... ammalato e sta a casa pagato e libero di uscire, perchè il suo "male" è lo stress, mentre un comunue dipendente riceverebbe una visita fiscale anche per un solo giorno di assenza rischiando chissà quali provvedimenti disciplinari ed economici (a proposito dove siete solerti sindacati difensori dei deboli?!). Se biblico è, poi, il silenzio atavico (da non vedo, non sento, non parlo) di Achille Variati sulle questioni che non gradisce, ora anche il segretario generale del Comune di Vicenza, Antonio Caporrino, che pure aveva dato segni di vita e di ripresa immediatamente dopo la pubblicazione della prima versione di questo articolo, è tornato muto (nella foto da sx Bulgarini, Bortoli, Variati e Caporrino).
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