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Categorie: Sanità, Famiglia

Rete di urgenza per neonati e bambini

Giovedi 24 Dicembre 2009 alle 10:22
Regione Veneto     

 

Nata in Veneto rete urgenza-emergenza per neonati e bambini.
Sandri: "il meglio della nostra sanità per i nostri piccoli ed i loro genitori".
I "vertici" della rete a Verona e Padova, coinvolti altri 39 ospedali in tutte le province.


Nel corso degli anni i bisogni di salute dei neonati e dei bambini, e la complessità dell'assistenza ospedaliera necessaria, sono notevolmente aumentati. Basti pensare che almeno il 10% dei neonati richiede un ricovero entro i primi 30 giorni di vita, che le nascite premature sono oltre 1000 all'anno con età gestazionali sempre più basse (23-28 settimane), che almeno 300.000 bambini vengono portati ogni anno in un Pronto Soccorso con patologie più o meno gravi. Una situazione che ha spinto la Regione del Veneto a potenziare l'intera organizzazione rivolta ai suoi pazienti più giovani e a definire una vera e propria Rete Ospedaliera Integrata per la Gestione del Neonato Critico e del Bambino in Emergenza-Urgenza, presentata oggi nella sede dell'Azienda Ospedaliera Integrata Universitaria di Verona dall'Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, alla presenza, tra gli altri, del Direttore Generale dell'Azienda, Sandro Caffi. "Questa - ha sottolineato Sandri - è una vera e propria rete salvavita dedicata ai nostri piccoli, che abbiamo deciso di istituire per più di un motivo: prima di tutto per rendere la nostra organizzazione ospedaliera più rispondente ai bisogni, spesso molto delicati, dei bambini, sia per dare una risposta di tranquillità ai loro genitori, nella stragrande maggioranza giovani coppie, che si possono trovare nella condizione di dover affrontare situazioni drammatiche nella quali un efficiente sistema di intervento in emergenza-urgenza è di vitale importanza. Non credo infatti - ha aggiunto Sandri - che esista un valore più grande da difendere che la vita e la salute di un bambino. Per questo abbiamo voluto mettere in rete le migliori strutture, le migliori professionalità e le migliori tecnologie disponibili nel nostro sistema sanitario". La Rete si compone di tre diversi livelli: il III° (quello organizzativamente e tecnologicamente più elevato) è composto dalle Aziende Ospedaliere di Verona e Padova; il II° si basa sugli Ospedali Cà Foncello di Treviso, dell'Angelo di Venezia e San Bortolo di Vicenza; il I° è costituito da 36 ospedali in tutte le province venete, collegati in tutto e per tutto con gli altri due livelli. Il tutto accompagnato da un sofisticato sistema di trasporto in emergenza-urgenza che prevede, sibito dopo la stabilizzazione, l'immediato trasferimento del neonato o del bambino nell'Ospedale più vicino e più idoneo a garantire le miglori cure per la specifica patologia. La delibera regionale che istituisce la Rete è supportata da una serie di inediti e significativi dati. All'incremento delle nascite (da 35.581 a 47.633 nati vivi in un decennio) si è via via accompagnato un forte aumento dei neonati critici e dei prematuri, la cui sopravvivenza anche a 23-28 settimane di gestazione è notevolmente aumentata grazie al miglioramento delle cure neonatali. Il 5-10% dei neonati necessita di ricovero alla nascita o nei primi giorni di vita. Circa 1000 neonati l'anno vengono alla luce prima della 34° settimana gestazionale con patologie malformative, respiratorie o chirurgiche; e 300 nascono prima della 28° settimana con peso inferiore al chilo. Vi è inoltre un progressivo aumento delle nascite gemellari e trigemellari, spesso legate all'inseminazione artificiale. Per quanto riguarda i bambini, dei 300.000 che vengono condotti ogni anno in un Pronto Soccorso, 30.000 presentano all'arrivo alterazioni dei parametri vitali; 1.500 sono in condizioni da codice rosso; 500 richiedono cure intensive altamente specializzate; 8.000 vi arrivano trasportati dal Suem 118; il 20% ha un'età inferiore all'anno ed il 50% inferiore ai 3 anni.

I nodi della "Rete" sono suddivisi in tre livelli d'intensità.

Il Polo di I° livello prevede la presenza di attività di pediatria in Pronto Soccorso; di un reparto di Pediatria ed uno di Ostetricia; di assistenza neonatale e cure per patologie minori; di attività di emergenza-urgenza pediatrica per patologie minori.
Gli ospedali inseriti nel Polo di I° livello sono i seguenti. Provincia di Belluno: Belluno (in forte integrazione con l'Ospedale di Treviso, Polo di II° Livello), Feltre, Pieve di Cadore. Provincia di Padova: Camposampiero (affianca l'Azienda Ospedaliera di Padova, Polo di III° Livello, per la copertura dell'area della provincia di Padova applicando protocolli condivisi), Cittadella, Este, Piove di Sacco, Monselice, Casa di Cura di Abano. Provincia di Treviso: Castelfranco, Conegliano, Oderzo, Montebelluna, Vittorio Veneto. Provincia di Rovigo: Adria, Rovigo (in forte integrazione con il Polo di III° Livello dell'Azienda Ospedaliera di Padova), Trecenta. Provincia di Venezia: Chioggia, Dolo, Mirano, San Donà, San Giovanni e Paolo di Venezia, Portogruaro. Provincia di Verona: Bussolengo, Isola della Scala/Villafranca, Legnago, San Bonifacio, Casa di Cura Pederzoli di Peschiera, Ospedale di Negrar. Provincia di Vicenza: Asiago, Arzignano, Bassano, Noventa Vicentina, Thiene, Valdagno.

Il Polo di II° Livello, oltre ai requisiti del I° Livello, deve avere anche attività di Pronto Soccorso Pediatrico in spazi dedicati, attività di chirurgia pediatrica, erogazione di cure intensive neonatali, attività di emergenza-urgenza pediatrica per patologie complesse che non necessitano di terapia intensiva.
Gli ospedali inseriti nel Polo di II° Livello sono il Cà Foncello di Treviso, l'Angelo di Mestre ed il San Bortolo di Vicenza.

Il Polo di III° Livello, quello più evoluto e specialistico, dovrà avere, oltre ai requisiti del II° Livello, anche un volume di ricoveri pari o superiore a 2000 l'anno, attività di Pronto Soccorso Pediatrico in struttura dedicata, presenza di Terapia Intensiva Pediatrica, presenza di Neurochirurgia Pediatrica, erogazione di tutte le prestazioni specialistiche pediatriche, supporto all'attività di trasporto neonatale e pediatrico. Poli di III° Livello sono l'Azienda Ospedaliera Integrata Universitaria di Verona e l'Azienda Ospedaliera di Padova.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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