Moretti e la principessa India d'Afghanistan
Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 20:53
Un vita in esilio in Italia, spesa per aiutare e per far conoscere al mondo la sua gente.
La principessa India d'Afghanistan, oggi ottantenne, ha raccontato la sua lunga e avventurosa storia al vicesindaco Alessandra Moretti che per l'amministrazione comunale l'ha ricevuta questa mattina a Palazzo Trissino.
"Sarà difficile - ha scritto India d'Afghanistan nel libro d'onore della città - lasciare questa meravigliosa città e le splendide persone che ho incontrato e che mi hanno accolta con tanta amicizia e affetto. Con grande riconoscenza per la ospitalità che ho ricevuto e di cui sono onorata, India d'Afghanistan".
La principessa, la cui famiglia è vissuta a Roma da quando nel 1929 il padre venne deposto da una rivolta reazionaria e ricevette l'ospitalità dei reali d'Italia, è giunta in città su invito del club Soroptmist.
Nominata nel 2006 ambasciatrice del Governo afgano per la promozione in Europa della cultura e di opere umanitarie, da sempre è impegnata nell'aiuto della martoriata popolazione del suo Paese, in particolare le donne e i bambini.
Almeno un paio di volte all'anno riesce a tornare a Kabul, portando fondi e generi alimentari che instancabilmente raccoglie in tutta Europa, raccontando di una terra arida, dove però basta un pozzo d'acqua per dare vita a un'intera oasi.
Alla vicesindaco ha raccontato dei 65 bambini ciechi e storpi a causa delle mine giocattolo, curati in ospedali italiani tra gli anni Ottanta e Novanta e ospitati per la convalescenza a casa sua ("Avevamo soldi per curare 15 bambini, ma ce li siamo fatti bastare per 65..."); ha descritto la scuola di recente costruita anche con i fondi italiani, la collaborazione con l'ambasciata italiana a Kabul, le opere realizzare dalla fondazione intitolata a suo nonno, lo scrittore, poeta e giornalista Mahmud Tarzi.
"Abbiamo avuto la fortuna - ha concluso Alessandra Moretti - di conoscere una meravigliosa signora, il cui ruolo, nella comunità internazionale, consiste nel dare impagabile testimonianza delle sofferenze e delle atrocità patite dal popolo afgano durante quest'ultimo secolo. Una donna da ammirare come modello di moderno, pacifico patriottismo".
Hanno partecipato all'incontro la consigliera comunale con delega alle pari opportunità Cristina Balbi e alcune rappresentanti del club Soroptmist di Vicenza, guidate dalla presidente Paola Meneghini.