Ponte di Calatrava: indaga l'Autorità
Domenica 6 Settembre 2009 alle 16:59
Non ha pace il quarto ponte di Venezia, opera dell'architetto Santiago Calatrava: secondo quanto si ha appreso dai giornali in questi giorni, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici in un documento datato 15 luglio 2009 e firmato dal presidente Luigi Giampaolino e dal relatore Andrea Camanzi, il ponte non è un'opera «pienamente funzionate»: è stato collaudato, ma non ha passato l'esame a pieni voti e lo stesso collaudatore per utilizzarlo si è raccomandato che venga continuamente monitorato per garantire «i livelli di sicurezza minimi della norma».
Nel documento si insiste sui presunti errori progettuali di Calatrava, che il Comune di Venezia non avrebbe voluto prendere in considerazione per «un'azione di rivalsa». L'Autorità punta l'indice, in particolare sulla questione dei collaudi dell'opera, inaugurata ormai un anno fa. Un collaudo, viene rilevato, che «evidenzia non pochi lati oscuri». Si ricorda come esistano due livelli di collaudabilità : rispetto agli «stati limite ultimi» e agli «stati limiti di esercizio», ovvero condizioni capaci di garantire le prestazioni previste nell'esercizio di un'opera senza comprometterne l'uso.
È proprio questo secondo tipo di collaudabilità che non convince l'Autorità , ritenuta dal «carattere incerto, ossia si può perdere anche repentinamente la funzionalità del ponte». «Il collaudatore - si legge ancora nella relazione - ha ravvisato una serie di riserve affatto secondarie sulle condizioni di sicurezza in esercizio dell'opera, tanto da non potersi escludere anche interventi tempestivi per ripristinare i livelli di sicurezza minimi della norma».
"Una situazione che, se venisse confermata, ovviamente causerà ancora rilevanti danni erariali" spiega il presidente dell'ADICO Carlo Garofolini, che come al solito "andranno a ricadere sulle tasche dei contribuenti".
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