Operazione Anas-Veneto Strade, Andrea Zanoni (PD): "paradossale chiedere più autonomia e cedere gli asset strategici"
Lunedi 26 Febbraio 2018 alle 15:15
"Giovedì 1 marzo ascolteremo l'assessore Elisa De Berti in Seconda commissione ma comunque la si veda l'operazione Anas-Veneto Strade è un autogol della Giunta di Luca Zaia. Da un lato parla di autonomia e dall'altro cede asset strategici, ipotizzando vantaggi economici che al momento sono solo vaghe promesse, visto che è stato siglato soltanto un protocollo d'intesa non vincolante." Andrea Zanoni, vicepresidente della commissione Ambiente e Territorio, commenta così la cessione della maggioranza di Veneto Strade dalla Regione ad Anas, che avrà così il 51% del capitale sociale."Avevamo sollecitato la presenza di Zaia o di un suo assessore in Commissione ancor prima della conferenza stampa con la firma, perché su temi così importanti non possiamo accontentarci delle indiscrezioni di stampa. Su alcuni punti, però, non ci sono dubbi: Roma non è più ladrona, in barba alla propaganda leghista e venetista con cui è stata condotta la campagna referendaria, costata 15 milioni. Adesso Roma diventa padrona con il benestare della Giunta, a due giorni dalla firma della pre-intesa con il Governo per avere autonomia su alcune materie. La contraddizione - spiega il consigliere dem trevigiano - è evidente. Inoltre l'elenco delle competenze va aggiornato e ridotto: almeno fino al 2032 le strade resteranno fuori dalla trattativa. Questo accordo pone fine all'operazione Veneto Strade voluta dalla Giunta Galan nel 2001-2002 e al mito della presunta autosufficienza veneta."
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