Archivio per tag: Museo Civico "G.Zannato"

Categorie: Musei, Storia

Incontri tra Natura e Storia

Giovedi 8 Aprile 2010 alle 01:31

Comune di Montecchio Maggiore    

Primo appuntamento giovedì 8 aprile 2010 a Sovizzo

Il Sistema Museale Agno Chiampo presenta l'atteso ciclo di conferenze primaverili "Incontri tra Natura e Storia 2010".

I nove incontri, ad accesso libero e gratuito, si svolgeranno nei diversi Comuni aderenti al Sistema Museale, e comprendono anche la visita alla Mostra "Inca. Origine e Misteri della civiltà dell'oro", in programma a Brescia domenica 9 maggio.

Il Sistema Museale Agno-Chiampo riunisce nove Comuni, con l'obiettivo di ottimizzare la gestione del patrimonio culturale archeologico e naturalistico del territorio. Il centro operativo del Sistema Museale è il Museo Civico "G.Zannato" di Montecchio Maggiore, anche struttura espositiva comune e coordinatore delle iniziative rivolte al pubblico.

Il primo degli Incontri tra Natura e Storia è per giovedì 8 aprile 2010 a Sovizzo, nellAuditorium della scuola primaria in via Alfieri 3 con Giorgio Chelidonio, che presenterà "Fuoco raccolto, conservato e prodotto: breve storia antropica del fuoco". Inizio alle ore 20,30.
La storia delle relazioni umane con il fuoco affonda le radici nelle origini stesse degli ominini, ma le tracce del suo utilizzo sono difficili da rilevare, specie le più antiche quando il fuoco non veniva ancora acceso ma solo raccolto e/o conservato e trasportato. L'evoluzione di questo complesso insieme di strategie e di tecniche è racchiusa, anche se spesso trasfigurata, all'interno della narrazione dei miti e delle leggende di molti popoli europei e non, la cui stessa memoria recente è ricca di suggestioni e soluzioni evocative.


Il secondo incontro è per mercoledì 14 aprile 2010 nella Biblioteca Civica "G.Bedeschi", alle ore 20,30, con la dott.ssa Elisa Possenti, che presenterà "Il cavaliere di Cava Poscola di Arzignano: un soldato mercenario nell'esercito romano?".
Risale agli inizi degli anni '90 la scoperta casuale, ad Arzignano, di una sepoltura di cavaliere con cavallo. Per quanto incompleta, la tomba, attribuibile alla metà del V secolo, costituisce un ritrovamento eccezionale nel panorama delle testimonianze altomedievali dell'intera penisola italiana. Sulla base del rituale funerario e dei materiali di corredo associati è infatti attribuibile ad un individuo di origine orientale, molto probabilmente proveniente dalle steppe a nord del Caucaso. Nel corso della vita, scandita da un uso prolungato del cavallo, il cavaliere aveva avuto contatti sia con la cultura degli Unni che con quella romano-bizantina. La sua presenza nel territorio vicentino resta problematica, tuttavia risulta molto probabile un suo collegamento con l'esercito romano.


Il terzo appuntamento è per giovedì 15 aprile 2010 nella Biblioteca Civica di Montorso Vicentino , in via IV Novembre, con "Ultime scoperte sui fossili di Bolca", presentato dal dott. Roberto Zorzin del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Inizio alle ore 20,30.
Bolca, piccolo paesino dell'alta Val d'Alpone è conosciuto da quasi cinque secoli per i suoi fossili.
I fossili di Bolca costituiscono un patrimonio scientifico e culturale mondiale, tanto che essi sono disseminati nei musei e nelle collezioni private di tutto il pianeta. Dopo la sospensione delle ricerche paleontologiche a Bolca, avvenuta nel 1988, il Museo Civico di Storia Naturale di Verona ha ripreso le indagini sul terreno. Infatti, a partire dall'estate 1999 la Sezione di Geologia e Paleontologia del Museo di Verona, con la consulenza operativa e tecnica della famiglia Cerato, ha aperto due cantieri di scavo in aree vicine tra loro: una a cielo aperto sul versante meridionale del Monte Postale, in comune di Altissimo (VI) e, l'altra, in galleria, presso la famosa Pesciara. Tra le centinaia di reperti rinvenuti (pesci, piante, crostacei, insetti, ecc.), spesso straordinariamente ben conservati, alcuni sono risultati nuovi per la Scienza.

 

Quarto appuntamento venerdì 16 aprile 2010 alle ore 20,30 nella Sala Triscon (via Michelangelo) di Zermeghedo con "Il mondo dei funghi: biodiversità ed evoluzione", presentato dal dott. Nicola La Porta della Fondazione Edmund Mach-S.Michele all'Adige di Trento.
La ricerca biologica in campo ambientale si è rivolta negli ultimi anni sempre più all'integrazione dei diversi parametri biologici per il monitoraggio degli ecosistemi, dei quali il monitoraggio dei macromiceti rappresenta, per la sua ricchezza e varietà di specie, un'importante componente.
Negli ultimi 30 anni risulta evidente l'impoverimento della flora macromicetica in Europa.
La diversità fungina è una delle componenti della biodiversità meno investigate negli ecosistemi terrestri. Pochi dati sono disponibili circa il tasso di estinzione delle specie fungine ed è probabile che le specie scompaiano ad un tasso più elevato delle nuove descrizioni tassonomiche.
I ruoli ecologici dei funghi sono vari e complessi. Durante la serata sarà illustrata una panoramica dei gruppi micetici collegati a patologie forestali e la ricerca quasi ventennale di monitoraggio mimetico del Trentino.


Quinto appuntamento martedì 20 aprile 2010 alle ore 20,30 a Castelgomberto nella Sala Palazzo Barbaran con "Biodiversità di casa nostra: mele e pere antiche, proprietà e utilizzo". Relatore il dott. Antonio Cantele, erborista di Asiago.
La serata è dedicata alla scoperta e agli usi della frutta nel passato. Conoscere è indispensabile per salvaguardare e valorizzare la biodiversità, bene prezioso lasciatoci in eredità dai nostri nonni.
Le vecchie varietà di meli e peri sono molto resistenti, e pertanto dovrebbero trovare posto nei nostri "broli". Durante la serata sarà possibile altresì degustare il sidro di mele e la tisana con bucce di mela e menta.


Sesto appuntamento martedì 11 maggio 2010 a Brendola in Sala Consiliare con "Difendere la biodiversità natuale ed agricola per garantire un futuro al nostro pianeta". Relatore: prof. Gianni Tamino dell'Università di Padova. Inizio alle ore 20,30.
La biodiversità è l'insieme delle forme viventi ed include le variazioni dai geni agli individui e alle popolazioni. Le attività umane stanno profondamente modificando l'ambiente del nostro pianeta, talvolta in modo irreversibile, con la conseguente perdita di habitat e riduzione della biodiversità.
È importante mantenere la biodiversità naturale perché in una popolazione di individui tutti uguali, di fronte ad un cambiamento ambientale o ad un'epidemia, o tutti gli individui della popolazione riescono a sopravvivere o non ne sopravvive nessuno. In natura le strategie evolutive tendono ad evitare questa logica da "roulette russa". D'altra parte, ogni attacco alla biodiversità è un rischio per il mantenimento degli equilibri naturali di un ecosistema e ciò significa mettere in pericolo tutti gli esseri iventi del nostro pianeta. Ma anche la biodiversità agricola è indispensabile per sfamare la popolazione umana.


Settimo appuntamento, giovedì 13 maggio 2010 a Trissino nel Palazzo ex Municipio con "Alla scoperta della biodiversità. L'esempio delle orchidee spontanee", conferenza con proiezione delle specie presenti sui Colli Berici e presentazione di Epipactis autumnalis, specie nuova per la scienza, scoperta nel territorio di Trissino. Relatore Daniele Doro, del Gruppo Italiano Ricerca Orchidee spontanee. Inizio alle ore 20,30.
Le orchidee spontanee sono spesso indicatrici di naturalità del territorio, la conservazione della biodiversità deve essere pertanto un impegno di tutti. Salvaguardando la biodiversità degli habitat possiamo garantire un futuro a questi fiori spettacolari, frutto di fenomeni evolutivi unici nel regno vegetale.


Ottavo appuntamento, sabato 15 maggio 2010 nella Sala Civica Corte delle Filande a Montecchio Maggiore con "Pipistrelli, alleati silenziosi". Relatore dott. Michele Ferretto, della Cooperativa Biosphaera. Inizio alle ore 20,30.
Pipistrelli è il nome comune per identificare un gruppo di mammiferi, i chirotteri (dal greco keir, mano e pteron, ala) caratterizzati da adattamenti e stili di vita particolari ed affascinanti. Ampiamente protetti da leggi internazionali e nazionali, scontano tuttavia negli ultimi decenni un declino dovuto a diverse cause, tra le quali l'uomo gioca un ruolo importante. Nell'Anno Mondiale della Biodiversità, viene presentato un viaggio tra la storia evolutiva, le specie presenti nel nostro territorio e i progetti dei Musei Vicentini per lo studio di questi fragili alleati.
Una breve escursione nei dintorni del Museo permetterà di ascoltare, attraverso l'uso di strumenti di ricerca, i segnali di orientamento e di caccia, descrivere le specie presenti e i metodi utilizzati per il loro studio in natura.


Nono ed ultimo appuntamento degli Incontri tra Natura e Storia 2010 è per martedì 18 maggio alle ore 20,30 nella Biblioteca Civica di Montebello con "I Veneti Antichi: novità ed aggiornamenti", della dott.ssa Angela Ruta.
Il quadro delle conoscenze sul primo millennio a.C. è in continua trasformazione grazie alle scoperte archeologiche che si susseguono nel Veneto. Molti sono gli aspetti su cui le novità gettano una luce diversa e molti gli studi che modificano la tradizione già nota.
L'organizzazione urbanistica avanzata delle città, da Este, a Padova, a Oderzo, si manifesta attraverso le evidenze di tracciati stradali, di quartieri artigianali, di zone cimiteriali finora ignote, ma non solo: un vero e proprio sistema di segnali di confine va emergendo dal rinvenimento di cippi, iscritti e non, e talvolta dai contesti che li circondano. Anche sui moduli abitativi delle case sono disponibili dati aggiornati che consentono una lettura più chiara della vita quotidiana, mentre nell'ambito dei riti funebri nascono domande inquietanti sulla presenza dei sacrifici umani.
L'individuazione e lo scavo di nuove aree sacre, da Este ad Altino infine, allarga gli orizzonti della sfera del culto, evidenziando un vero e proprio pantheon dei Veneti molto più ricco e articolato di quel che non si sapesse fino ad una decina di anni fa. Di questo e di altro la conferenza vuole raccontare.

 

Visita alla Mostra "Inca. Origine e misteri della civiltà dell'oro": in programma domenica domenica 9 Maggio 2010. Programma: al mattino visita al centro storico di Brescia, ai resti archeologici di Piazza del Foro e al Castello che raggiungeremo attraverso l'antico e caratteristico percorso pedonale tra torri, fosse e camminamenti sotterranei. Nel pomeriggio, visita guidata alla mostra "INCA. Origine e misteri della civiltà dell'oro", eccezionale per i reperti esposti, con breve visita al Museo di Santa Giulia. Ritrovo davanti al Museo "G. Zannato" - piazza Marconi 15, Montecchio Maggiore alle ore 8.00. Pranzo al sacco o in pizzeria. Rientro previsto ore 18.30.
Costi: adulti € 25 - ragazzi (sotto i 14 anni) € 15
Il costo comprende il viaggio in pullman, l'ingresso alla mostra e al museo con visita guidata.
Per informazioni e iscrizioni: Museo di Archeologia e Scienze naturali "G. Zannato" tel. 0444-492565 (dott.sse Viviana Frisone e Annachiara Bruttomesso). Iscrizioni fino al 2/04/2010
In collaborazione con Amici del Museo "G. Zannato".
Le quote di partecipazione alle gite sono state ridotte grazie al contributo del Comune di Montecchio Maggiore e dell'Associazione Amici del Museo "G. Zannato".

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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