A Valdagno il "laboratorio della manualità"
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 20:02Comune di Valdagno        Â
Un luogo e un impegno per aiutare i ragazzi a rischio
Nel fenomeno che comunemente viene definito «bullismo» viene fatta rientrare tutta una serie di comportamenti devianti o aggressivi sempre più diffusi nelle fasce di giovani in età adolescenziale. Si tratta a volte di una vera emergenza sotto il profilo della pericolosità sociale, della sicurezza e del rischio di danni per la salute, quasi sempre associata a stili di vita disordinati e «disorientati» a causa di contesti familiari, etici e sociali disgregati o degradati.
Di fronte a queste preoccupanti manifestazioni la Scuola Media "Garbin" - con l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Valdagno e l'Ulss n. 5 "Ovest Vicentino" - ha attivato da circa un anno un'iniziativa mirata a coinvolgere gli alunni «difficili» che male reagiscono alle regole della convivenza civile. Da soli o in piccoli gruppi, essi vengono guidati in percorsi di "responsabilità attiva" attraverso la valorizzazione di competenze e abilità di varia natura.
Il progetto denominato Laboratorio della Manualità , dopo il primo anno di positiva esperienza, riparte anche per il nuovo anno scolastico. Si tratta di un progetto in sinergia e collaborazione fra enti e istituzioni locali, in cui emerge con grande evidenza l'importanza concreta sempre più attuale del concetto di "rete", tanto più in campi così complessi come quelli delle politiche scolastiche e sociali.
Presso l'ex Ospedale Civile sono stati messi a disposizione da Ulss 5 e Comune, dei locali adeguati e dotati di attrezzature per realizzare semplici lavorazioni di materiali quali il legno, elementi meccanici e altro. Sotto la guida di un'insegnante di materie tecnologiche, prof. Carmela Caruso, supportata da un collaboratore volontario qualificato, il laboratorio è stato utilizzato al mattino nel corso del II° quadrimestre scorso da sette ragazzi, che hanno concluso la loro positiva esperienza, al termine dell'anno scolastico, esibendo i manufatti prodotti in una mostra allestita nell'atrio della scuola.
In particolare, si è osservato che l'attività del laboratorio tecnico e manuale è riuscita a rendere partecipi e protagonisti i ragazzi nella progettazione e realizzazione di semplici manufatti - in legno o altro materiale - per lo più collegati al programma seguito dalla classe, consentendo così di non disgiungere tali attività manuali e pratiche dal contesto di apprendimento generale, da una parte, e di creare, dall'altra, momenti e occasioni di gratificazione sociale a vantaggio dell'autostima personale di questi ragazzi, ad esempio quando i lavori realizzati vengono presentati e illustrati dai ragazzi stessi alla classe di appartenenza.
In considerazione degli ottimi risultati raggiunti, il laboratorio è già stato avviato anche nell'anno in corso, frequentato in parte dagli stessi alunni e in parte da altri nuovi, con l'obiettivo di consolidare un'attività che ha mostrato di rispondere bene ai bisogni di prevenzione e di corretta gestione del disagio giovanile.
Prof. Giorgio Trivelli (Dirigente Scolastico)
Dr. Giancarlo Acerbi (Assessore Politiche Sociali Valdagno)
Dr.ssa Antonella Pinzauti (Direttore servizi sociali Ulss5)
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