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Categorie: Teatro

Teatro a Schio ora è Impresa Culturale

Venerdi 9 Aprile 2010 alle 03:18
Fondazione Teatro Civico di Schio     

 

Il nuovo CdA ha varato le linee guida per lo sviluppo della struttura nei prossimi 4 anni.
Prevista la partecipazione di nuovi sponsor e il rafforzamento dei soci privati a sostegno della progettualità
Schio: un brand per il Civico e la Fondazione diventa impresa culturale con il contributo di nuovi partner
Cambio di marcia per la Fondazione Teatro Civico di Schio, che lancia un nuovo progetto per costruire le basi di un futuro ricco di aspettative.

Da fine 2009, infatti, la Fondazione ha inaugurato una nuova fase della propria storia rinnovando il Consiglio di Amministrazione - nel quale sono entrati Giovanni Potente (vicepresidente), Mauro Lazzaretti, Alba Scapin - e varando le linee guida per una nuova strategia di lavoro e di crescita.
Costituita nel 1993 con la mission di preparare il terreno al restauro e alla restituzione alla comunità del Teatro Civico, la Fondazione ha riorganizzato la geografia dello spettacolo dal vivo a Schio, consolidando una stagione teatrale che attualmente conta 824 abbonamenti e una progettualità di educazione al teatro che coinvolge quasi 7 mila studenti.
Per rafforzare il processo di evoluzione, la Fondazione si trasforma oggi in una "impresa culturale" che si propone come soggetto di alto profilo per lo sviluppo delle arti sceniche e dello spettacolo dal vivo a Schio e nel territorio di riferimento. "Con coerenza rispetto alla direttrice già tracciata abbiamo scelto di dare un nuovo impulso all'attività della struttura nella promozione della cultura - evidenzia il sindaco di Schio Luigi Dalla Via, che è anche presidente della Fondazione -. Il nuovo CdA ora è chiamato a operare per la progettazione di attività nel segno dell'innovazione per il territorio".

Attraverso la creazione di due gruppi operativi - uno per lo sviluppo dei progetti artistici e uno per il marketing culturale - la Fondazione ha così identificato le linee guida per lo sviluppo.
In attesa della restituzione del Teatro Civico, che dovrebbe diventare il polo territoriale per le attività culturali, la struttura sarà impegnata nella creazione di un brand collegato al teatro e all'attività di sviluppo delle arti sceniche e dello spettacolo dal vivo. "La presenza e il lavoro della Fondazione rappresentano una opportunità preziosa per il nostro territorio - afferma il vicepresidente Giovanni Potente -. Siamo all'inizio di un percorso che non sarà facile, ma abbiamo alle spalle risultati già molto positivi che ci permettono di puntare ancora più in alto".
E proprio dal rafforzamento del brand della Fondazione Teatro Civico emerge la volontà di un accreditamento di partner operativi e di investitori disposti a dare forza al lavoro attraverso il proprio contributo.
"L'obiettivo di partenza è quello di accogliere una decina di soci sostenitori privati - prosegue Potente -. Stiamo vagliando alcune proposte autorevoli e credo che questo passo avrà un effetto vivificante rispetto alle strategie e alla governance della struttura".
"La nuova era della Fondazione poggia sulle radici per progettare un futuro di grandi cambiamenti - conclude il sindaco Dalla Via -. Vogliamo mantenere le proposte culturali costruite finora e rafforzarle attraverso un cambio di immagine e una maggiore definizione del ruolo della Fondazione, che è innanzitutto un patrimonio per la comunità scledense.
Ci sarà uno sforzo consistente per individuare investimenti privati, dato che l'apporto dei soci sostenitori e degli sponsor può dare uno slancio fondamentale. Alle aziende non si propone di investire solo per mecenatismo, bensì di entrare a far parte di un progetto utile alla valorizzazione del territorio. La responsabilità sociale d'impresa ha come scopo anche quello di migliorare la qualità della vita culturale della comunità. Una sinergia che si rifletterebbe in un'offerta culturale per la città e il territorio di rilievo assoluto".

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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