Un senzatetto nordafricano a Vicenza e tanti giovani della comunità di papa Giovanni XXIII
Lunedi 20 Novembre 2017 alle 11:41Non passa giorno che non ci siano note e dichiarazioni contro, a volte a ragione spesso no, i poveri o gli immigrati, che poi spesso si riunsicono nell'unica categoria degli immigrati poveri. E queste note suscitanto così tanto, troppo, interesse (di pancia, da guerra tra poveri?) che su FB sono tra i post più visualizzati e, speso pieni solo di insulti. Ma stavolta vi racconto noi un piccolo, grande episodio in controtendenza. Ci sono in città , spesso discretamente celati alla vista diurna, ma identificabili nei loro rifugi fissi notturni di fortuna, vari clochard o homeless o senzatetto, termine più gentile di quello comune di barboni. Sono persone che per e da lungo tempo non hanno un luogo fisso di residenza, per necessità o scelta, ma, soprattutto sono persone.
Continua a leggereTre storie, i nuovi homeless: professionisti e manager
Domenica 25 Dicembre 2011 alle 15:52Marco, Luca, Francesco. Basta poco per trovarsi senza rete. Un divorzio, i clienti che non pagano, e si finisce a dormire nell'auto. "Le biblioteche ci salvano: grazie al wi-fi restiamo in contatto col mondo"
di Pietro Orsatti
L'uomo si chiama Marco. Quarantadue anni, un buon lavoro in un'azienda ex partecipata, due figli. E dorme in macchina. Una brutta separazione, nessun rapporto con la famiglia di origine a causa di una vecchia lite su un'eredità , e Marco di colpo si è trovato senza casa, il conto corrente bloccato, e la vita, tutta la sua vita, saltata per aria.
Continua a leggere