Archivio per tag: Giuseppe Nardini
Categorie: Economia&Aziende
Giuseppe Nardini e la BPVi: fu detronizzato nel 1996 da parte di Zonin e sappiamo come è andata a finire
Lunedi 30 Aprile 2018 alle 19:51Da Nardini a Zonin, ovvero la deriva della vi-cen-ti-ni-tà , di Roberto Brazzale* da VeneziePost.
Rendere omaggio alla figura di Giuseppe Nardini senza ricordarne il ruolo quale presidente della Banca Popolare di Vicenza sarebbe un errore. Nardini fu detronizzato nel 1996 da parte di Gianni Zonin durante una drammatica assemblea nella quale si fronteggiavano due fazioni e due piani diversi di concepire il futuro dell'istituto. Mentre Nardini aveva capito che era giunto il momento di rinunciare alle velleità cittadine o provinciali, Zonin spingeva verso la permanenza di una indipendenza vicentina. Oggi sappiamo come finirono le cose.
Continua a leggere
Categorie: Economia&Aziende
BPVi, Gianni Zonin in bancarotta con tutta la classe dirigente. Renzo Mazzaro su Mattino di Padova, Tribuna di Treviso...: "VicenzaPiù", una delle poche voci fuori dal coro a Vicenza
Giovedi 27 Luglio 2017 alle 13:56
di Renzo Mazzaro, da Il Mattino di Padova , La Tribuna di Treviso e quotidiani Finegil
Banca Popolare di Vicenza come Veneto Banca, anzi peggio. Storie incrociate di gente facoltosa e di clienti normali, illusi da gestioni acrobatiche e tenuti buoni con versioni di comodo. Prigionieri di un patto leonino che li voleva spolpati e contenti, mentre il loro denaro faceva correre la locomotiva veneta finanziando speculazioni immobiliari, operazioni sui cambi, avventure imprenditoriali coperte dall'amicizia e non da adeguate garanzie. Soldi facili, attinti dalla propensione al risparmio dei veneti. Serviti tra l'altro a pagare stipendi da nababbi a questi sedicenti banchieri, che la decenza prima che la giustizia dovrebbe obbligare oggi a restituire. Finte banche di territorio. Continua a leggere
Banca Popolare di Vicenza come Veneto Banca, anzi peggio. Storie incrociate di gente facoltosa e di clienti normali, illusi da gestioni acrobatiche e tenuti buoni con versioni di comodo. Prigionieri di un patto leonino che li voleva spolpati e contenti, mentre il loro denaro faceva correre la locomotiva veneta finanziando speculazioni immobiliari, operazioni sui cambi, avventure imprenditoriali coperte dall'amicizia e non da adeguate garanzie. Soldi facili, attinti dalla propensione al risparmio dei veneti. Serviti tra l'altro a pagare stipendi da nababbi a questi sedicenti banchieri, che la decenza prima che la giustizia dovrebbe obbligare oggi a restituire. Finte banche di territorio. Continua a leggere
Categorie: Economia&Aziende
Gianni Zonin e tutti i direttori generali da lui "subiti": fino a Samuele Sorato, l'informatico
Domenica 2 Aprile 2017 alle 22:18
È nota da tempo la linea difensiva scaiolana di Gianni Zonin, che dopo 16 anni in Cda fu promosso presidente della Banca Popolare di Vicenza per manterne la guida per circa venti anni evidentemente senza aver imparato nulla di banche, pur essendo molto "sveglio" in vini, visto che tutto lo sfascio a cui abbiamo assistito è avvenuto a sua insaputa per colpa di quel cattivone di direttore generale di Samuele Sorato, solo lui per carità ... E, si sa, in BPVi Gianni Zonin mai ha deciso qualcosa se non le scelte di direttori generali sistematicamente non all'altezza anche se già questo dovrebbe richiedere un mea culpa galattico del vignaiolo, che spese tutte le sue notevoli capacità imprenditoriali e generatrici di guadagni nel far grande la sua cantina.
Continua a leggere