Archivio per tag: Gian Antonio Golin
Categorie: Politica, Economia&Aziende
Fondazione Roi: cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia? Mons. Pizziol fermi Gasparini, Rucco eserciti moral suasion: il Chiericati è di Vicenza! Fuori il "vecchio", dentro prof. Golin o Barbieri e dr.ssa Monti
Venerdi 16 Novembre 2018 alle 11:25
«La prima non è buona. Il consiglio di amministrazione della Fondazione Roi, chiamato ieri a nominare i nuovi ruoli di presidente e vice, ha prodotto una fumata nera. Ovvero, nessuno dei quattro componenti del nuovo cda è stato indicato nelle figure di vertice, segno di uno stallo, che si è verificato in occasione dell'indicazione di un quinto componente»: così scrive il collega Gian Maria Collicelli sul CorVeneto facendo intuire, come previsto da noi su queste pagine in tempi non sospetti, che i due ex-consiglieri già in quota Zonin e ora imprudentemente (e impudentemente) rinominati, cioè Giovanna Rossi di Schio (Fai - Fondo ambiente italiano) e Mons. Francesco Gasparini (Diocesi di Vicenza), hanno fatto blocco "contro" i nuovi, il direttore dei musei civici del Comune Mauro Passarin (membro di diritto) e Paolo Menti (in quota Accademia olimpica).Â
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Categorie: Economia&Aziende
Gianni Mion, la mente dietro i Benetton: a Vicenza ha obbedito a Variati per le nomine in Fondazione Roi e non ha bloccato in BPVi la sontuosa liquidazione di Iorio
Sabato 1 Settembre 2018 alle 19:43
Su Dagospia leggiamo la ricostruzione (di seguito l'articolo*) delle operazioni pro gruppo Benetton griffate Gianni Mion, l’ultimo presidente della Banca Popolare di Vicenza prima della sua messa in liquidazione coatta amministrativa, che non ha bloccato la liquidazione da capogiro del suo primo ad Francesco Iorio, difeso già da Stefano Dolcetta per evitargli un’azione di responsabilità per il periodo del suo mandato.Â
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Categorie: Economia&Aziende
Bocciate a Gianni Mion le nomine BPVi di Giuseppe Barbieri e Gian Antonio Golin nel cda della Fondazione Roi in mano agli "zoniniani": altri 4 consiglieri, il commercialista Giovanni Sandrini e l'avv. Enrico Ambrosetti. Perché?
Giovedi 18 Maggio 2017 alle 16:15
Sul bilancio 2016 della Fondazione Roi, di cui non c'è ancora ad oggi notizia, c'è ancora la spada di Damocle della mancata denuncia dei conti dei Cda targati Zonin inclusi gl ultimi, quelli del 2015, approvati da quattro dei sette membri oggi in carica nel parzialmente nuovo, ma minoritario, Cda e cioè il Giovanni Carlo Federico Villa, l'architetto Emilio Alberti, la signora Giovanna Vigili de Kreutzenberg Rossi di Schio (alias Giovanna Rossi di Schio) e mons. Francesco Gasparini. I rischi corsi con questa "strategia della disattenzione", se non contraddetta da fatti nuovi, saranno di sicuro stati valutati dai tre nuovi consiglieri scelti dalla Banca Popolare di Vicenza al posto di Gianni Zonin, Marino Breganze e Annalista Lombardo e cioè il neo presidente Ilvo Diamanti, il suo vice, ma "uomo forte" del gruppo, Andrea Valmarana e Giovanna Grossato. Ce lo auguriamo per loro e per la BPVi, che di "colori grigi" intorno alla sua azione specifica è l'ultima cosa di cui ha bisogno.
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Categorie: Economia&Aziende
I bilanci BPVi e Fondazione Roi sotto 2 spade di Damocle: quella obbligata sulla banca è l'incerta "continuità", sulla Fondazione c'è la mancata denuncia dei conti dei Cda Zonin. I rischi di Diamanti, Valmarana e Grossato
Sabato 29 Aprile 2017 alle 23:42
Ieri, venerdì 28 aprile, Gianni Mion e Fabrizio Viola hanno "dovuto" sottoporre l'approvazione del bilancio 2016 con modalità ai limiti della legalità , se non oltre quegli stessi limiti, al socio di fatto unico, il Fondo Atlante, ma uscente, visto che, salvo improbabili ma auspicabili miracoli dell'ultima ora verrà di fatto azzerato consegnando al peggior socio possibile, lo Stato con le sue logiche lottizzatorie, la BPVi e Veneto Banca, se verranno fatte sopravvivere. Infatti il presidente, direttamente, e l'Ad, di rimbalzo, hanno dovuto chiedere il "sì" al bilancio con perdite record di 1.9 miliardi e con nuovi rossi già annunciati premettendo che "si e' ritenuto che la scelta migliore fosse di redigere il bilancio nella prospettiva della continuità aziendale" che potrà essere assicurata solo in caso di assenso delle autorità europee alla "ricapitalizzazione preventiva" da effettuare, però, come ha evidenziato Viola nei tempi più brevi possibili.
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