Incognita ripresa, una questione di tassi
Domenica 21 Marzo 2010 alle 16:46Il dr. Giancarlo Marcotti cura la rubrica ViPiù Economia&Mercati sul nostro settimanale
Ecco il suo intervento sul n. 187 di VicenzaPiù in edicola a 1 euro, in distribuzione in città e scaricabile dal sito
Con una scelta discussa, Federal reserve e Banca Centrale Europea
non hanno alzato i tassi di interesse
Intanto l'economia sembra ripartire
Ma l'auspicato cambio di passo è stato solo di facciata
Un modo per capire la gravità della crisi economica che stiamo attraversando è quello di rivolgere la nostra attenzione ai tassi di interesse, tutt'ora sui minimi storici ormai da diversi mesi.
Nell'area euro la Banca Centrale Europea sta continuando a mantenere il tasso di riferimento all'1%, e negli Stati Uniti anche lo scorso 16 marzo la Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi invariati nel range tra lo 0 e lo 0,25%.
Il rialzo del tasso di sconto Usa (allo 0,75%) avvenuto qualche settimana fa, aveva forse fatto ritenere, a qualche economista, che una analoga decisione sarebbe stata presa anche per i Fed Funds, invece nulla di tutto questo, anzi, il Governatore della Fed, Ben Bernanke, ha ribadito che "i tassi rimarranno straordinariamente bassi ancora a lungo".