Archivio per tag: Donne imprenditrici

ApiD Vicenza commemora l'8 marzo con donna@opera

Giovedi 28 Febbraio 2013 alle 18:35
ArticleImage Apindustria Vicenza  -  Il Gruppo Donne Imprenditrici di Apindustria Vicenza commemora la ricorrenza dell’8 marzo con una nuova iniziativa culturale dove il protagonista è il Talento Femminile. Ad essere protagonisti della mostra fotografica “donna@opera” saranno – infatti – i ritratti di manufatti realizzati da imprese femminili. Gli scatti cercheranno di scovare il “filo rosso” che lega oggetti così diversi per qualità estetiche e funzionali.

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Apindustria, il gruppo donne è una realtà

Martedi 16 Febbraio 2010 alle 18:47

Apindustria Vicenza

 

"APID" - IL GRUPPO DONNE IMPRENDITRICI DI APINDUSTRIA VICENZA E' UNA REALTA'

Giuseppina Grimaldi (ditta Naoto di Vicenza)Formalizzata la creazione del Gruppo territoriale che opera in stretta sinergia con "CONFAPID" l'Associazione delle donne imprenditrici titolari di PMI associate a Confapi

Il Consiglio Direttivo di Apindustria Vicenza ha formalmente costituito in seno all'Associazione il Gruppo Donne Imprenditrici, allineando Vicenza con altre realtà associative confederate a CONFAPI, che da tempo ha riconosciuto formalmente la rilevante rappresentatività delle imprenditrici delle PMI italiane.

«Il riconoscimento e l'avvio formale del Gruppo - sostiene Giuseppina Grimaldi (titolare della ditta Naoto di Vicenza), dal 2006 delegata a rappresentare l'Associazione nel Comitato Imprenditoria femminile della CCIAA di Vicenza - è senz'altro un passaggio fondamentale che vuole essere anche una presa d'atto consapevole dell'esperienza maturata finora in Apindustria, come anche della presenza e delle iniziative intraprese come Associazione direttamente o in collaborazione con le altre realtà datoriali della provincia di Vicenza».

«Siamo l'Associazione che nella nostra provincia annovera il maggior numero di donne imprenditrici impegnate negli organismi direttivi e di rappresentanza - afferma il Presidente Filippo De Marchi - e questo denota una spiccata sensibilità e attenzione, non solo formali, al contributo che le donne portano anche in questa dimensione del vivere sociale ed imprenditoriale. A conferma di ciò - prosegue - un recente lavoro di ricerca sulla rappresentanza femminile in azienda e negli organismi direttivi dell'Associazione ha portato ad un risultato significativo: 215 aziende - sulle 1.400 iscritte - dimostrano presenza femminile, in qualità di legali rappresentanti, di soci o di donne con ruoli manageriali. Si tratta del 16% del totale delle aziende iscritte: per questa ragione, al fine di promuovere e mettere in luce il lavoro delle imprenditrici e di tutte le donne impegnate nel lavoro in azienda, l'Associazione ha deciso di costituire un Gruppo di lavoro che si occupi dell'imprenditoria femminile».
Gli scopi che il neo costituito gruppo l'Associazione si propone sono molteplici: promuovere azioni di sostegno per lo sviluppo dell'imprenditorialità femminile, collaborare con le istituzioni competenti in ambito territoriale, nazionale, comunitario ed internazionale; favorire occasioni di sviluppo e formazione professionale; costituire un punto di riferimento per donne che intendono avviare nuove aziende; sostenere azioni positive per l'inserimento delle donne nell'ambito delle associazioni di categoria e degli organismi direttivi dell'API. APID di Apindustria Vicenza sarà il sicuro riferimento per tutte le imprenditrici e le collaboratrici di aziende associate ad Apindustria Vicenza ed espleterà anche funzioni consultive per le istituzioni locali, in particolare della Commissione Regionale delle Pari Opportunità e della Consigliera Regionale di Parità.

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Categorie: Politica, Famiglia

Donne imprenditrici: tra lavoro e famiglia

Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 21:53

Assoartigiani Vicenza     

Donne imprenditrici: un'indagine svela le loro esigenze tra lavoro e famiglia

Come possono le donne riuscire a gestire con successo il loro doppio ruolo, all'interno della propria impresa e all'interno della famiglia? Cosa pensano le imprenditrici della cosiddetta "conciliazione" dei tempi di vita e di lavoro? Quali strumenti, politiche, interventi e competenze possono risultare utili a una donna a cui è richiesto di mantenersi quotidianamente in equilibrio tra così tanti impegni e gravose responsabilità?
Per rispondere a questi interrogativi, secondo Daniela Rader - presidente di Confartigianato DonneImpresa Vicenza - era importante ascoltare la voce delle imprenditrici venete attraverso un'indagine ad hoc. E ora tale indagine, condotta nell'ambito del "Progetto Libra", finanziato dal Ministero del Lavoro, fornisce una sintesi dei modelli di conciliazione sviluppati in Europa e di politiche possibili per l'Italia.
Il tema della conciliazione, infatti, è tradizionalmente collegato alle misure che possono favorire le lavoratrici dipendenti e madri, misure come gli orari flessibili, i permessi parentali, il part-time, i servizi per le famiglie. Ma è doveroso pensare anche alle donne che, oltre alle responsabilità familiari, hanno importanti responsabilità imprenditoriali.
Il sondaggio condotto in Veneto a fine 2009 e curato dalla psicologa Elena Padovan per il Cesar, l'ente di formazione dell'Assoartigiani Vicenza, era mirato a raccogliere il parere delle imprenditrici. Hanno risposto in 150, prevalentemente artigiane della provincia di Vicenza, raccontando le loro principali difficoltà in ambito lavorativo, domestico e familiare e valutando la validità di diverse soluzioni possibili.
I dati che emergono da una prima analisi tracciano il profilo di una imprenditrice che si confronta ogni giorno con la difficoltà di gestire gli imprevisti dell'azienda, avendo sulle spalle responsabilità esclusive e incontrando qualche problema nel gestire i collaboratori. Ma è anche una madre che prova ansie e sensi di colpa per il poco tempo dedicato ai figli e che deve fare i conti con gli elevati costi dei servizi per l'infanzia, per la casa, per gli anziani. È una donna molto impegnata, capace di utilizzare la tecnologia, che ha come primo desiderio quello di apprendere, aggiornarsi, acquisire competenze.
Il sondaggio indica inoltre alcune vie da percorrere per favorire la conciliazione, quali: la promozione della detraibilità fiscale dei servizi per la famiglia; un'azione che porti gli studi di settore a considerare la variabile possibilità di una donna di produrre reddito nelle diverse fasi della vita, a seconda del peso degli impegni familiari; il riconoscimento di agevolazioni a quelle imprese che assumono donne. «Si tratta di misure - osserva Daniela Rader - diverse da quelle tradizionalmente considerate, da portare avanti a livello politico e quindi soprattutto attraverso l'azione coordinata delle associazioni di categoria».
Su questo fronte il "Progetto Libra" vuole incidere: l'intento è quello di favorire la partecipazione attiva delle donne alla vita associativa, incoraggiandole ad assumere ruoli di rappresentanza. Il "Progetto Libra" prosegue ora attraverso un percorso di formazione sperimentale mirato a fornire alle imprenditrici le competenze che possono aiutarle a gestire meglio il lavoro e la famiglia, magari ritagliandosi anche un po' di tempo per rappresentare l'imprenditoria femminile nel panorama economico locale e nazionale.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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