Il sindaco Rucco nomina tre consiglieri delegati: De Marzo ai gemellaggi, Lunardi politiche giovanili e agricoltura, Soprana diritti civili e diritti umani
Giovedi 20 Settembre 2018 alle 15:03Stella di Arcigay su VicenzaPiùTv lancia la "Marcia per i diritti" a Vicenza, tra ricordo del Gay Pride, Famiglia naturale e campagna "anti-gender"…
Venerdi 11 Dicembre 2015 alle 11:40Si avvicina la manifestazione regionale a Vicenza di sabato 12 dicembre dalle ore 15 per il riconoscimento dei diritti e unioni civili. Il presidente di Arcigay Vicenza, Mattia Stella, su VicenzaPiùTv presenta la "Marcia per i diritti" che partirà da piazza Matteotti e che, dopo il Gay Pride nel giugno di due anni fa, tornerà a "colorare" le vie di Vicenza questa volta a dicembre, mese della Festa della famiglia naturale in Veneto, per dire no ai recenti episodi di discriminazione avvenuti e alla campagna "anti-gender" che Stella definisce una “fiaba raccontata alle famiglieâ€. Continua a leggere
Approvata riforma costituzionale, Filippin: storica, senza precedenti. Anche per il Veneto
Martedi 13 Ottobre 2015 alle 18:08La senatrice del Partito democratico Rosanna Filippin commenta l’approvazione – con 179 voti favorevoli - del disegno di legge di riforma costituzionale: «Quello di oggi è stato un voto dal grande significato – sottolinea Rosanna Filippin – Abbiamo infatti approvato una riforma storica, che si inserisce in una fase di riforme che non ha precedenti e che è destinata a lasciare il segno per il presente e il futuro del nostro Paese.
Continua a leggereVicenza Pride, i Giovani Democratici in piazza per i diritti civili
Martedi 11 Giugno 2013 alle 10:37Testamento biologico e diritti civili, il 22
Sabato 20 Marzo 2010 alle 00:58
Lunedì 22 marzo 2010 alle ore 18 presso i Chiostri di Santa Corona si svolgerà un Convegno pubblico sul tema:
"Testamento biologico e diritti civili oggi in Italia"
Parteciperanno all'incontro:
Felice Casson - Senatore della Repubblica
Daniela Sbrollini - Deputato al Parlamento
Claudio Rizzato - Consigliere Regionale
Coordinatore dell'incontro:
Luigi Creazzo - responsabile Diritti e Nuova cittadinanza del PD Veneto
Il Convegno, organizzato dall'Associazione Olof Palme - il gruppo di esponenti del Partito Democratico vicentino più legati alle esperienze politiche e di governo delle grandi socialdemocrazie nordiche e alle idealità del Socialismo europeo - intende fare il punto sulla controversa questione del testamento biologico proprio in questi giorni in discussione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
La vicenda Englaro, nella sua drammaticità e disumanità , deve essere di insegnamento. L'Associazione Olof Palme ricorda che già la Corte Costituzionale ha scolpito con parole nette in una sentenza del 1989 che "il principio supremo della laicità dello Stato è uno dei profili della forma di Stato delineata dalla Carta Costituzionale".
Laicità significa che nessuna convinzione religiosa o morale può venire imposta per legge da un gruppo di persone - ancorché esteso - alla totalità dei cittadini. E questo vale soprattutto per le tematiche relative alla parte finale della vita così come per altre questioni relative ai "diritti civili": dalle "Unioni di fatto" alla lotta alle discriminazioni delle persone omosessuali, dalla procreazione assistita alla ricerca sulle cellule staminali etc. Sul testamento biologico occorre una buona legge e una buona legge è una disciplina che preservi la libertà di scelta del cittadino e il suo diritto all'autodeterminazione. Il morire - come ha affermato giustamente Umberto Veronesi - fa parte del corpus fondamentale dei diritti individuali e non può essere in alcun modo e per nessuna ragione espropriato.
Nella proposta di legge confezionata dal Centro-Destra la DAT - Dichiarazione Anticipata di Trattamento - è priva di carattere vincolante per il medico ed esclude nei casi di stato vegetativo permanente l'interruzione della nutrizione e dell'idratazione artificiali in quanto forme di sostegno vitale anziché di trattamento terapeutico. Si tratta di una impostazione totalmente contraria all'art. 32 della Costituzione italiana così come alla Convenzione di Oviedo ratificata dall'Italia nonché a numerose pronunce giurisprudenziali che sanciscono tassativamente che nessun cittadino può essere sottoposto a trattamenti sanitari senza il suo consenso debitamente informato. Sulla propria vita decide solo chi la vive e nessun altro. Occorre dunque battersi affinché la legge che il Parlamento voterà non sia contraria ai principi costituzionali e non assecondi situazioni disumane di intensificazione intollerabile delle sofferenze dei malati terminali in stato vegetativo permanente.
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