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Catalogo Generale Ville Venete

Giovedi 18 Febbraio 2010 alle 21:42

Istituto Regionale Ville Venete    

L'Istituto Regionale Ville Venete presenta il focus sulle Ville Vicentine nel nuovo catalogo generale on line

Oggi Giovedì 18 febbraio 2010 l'Istituto Regionale delle Ville Venete (I.R.V.V.) a Villa Cordellina-Lombardi a Montecchio Maggiore (Vicenza), ha presentato il nuovo Catalogo Generale delle Ville Venete.
Il nuovo catalogo informatizzato consente una mappatura completa del patrimonio culturale, suddivisa per province, aggiornata con le informazioni storico-architettoniche e soprattutto resa disponibile a tutti grazie ad internet.

L'edizione 2010 del catalogo restituisce una fotografia aggiornata del patrimonio esistente nella provincia di Vicenza: le ville censite sono complessivamente 670. Di queste, meno della metà , ovvero il 43,8%, pari a 294 manufatti, risulta sottoposto a vincolo. Le ville ‘d'autore' sono complessivamente 119 (17,7% del totale), mentre sono 35 (il 5,2% del totale) le ville aperte regolarmente al pubblico per visite in orari prestabiliti.
Le dimore storiche sono per l'84,6% di proprietà privata (567), per il 9,85% sono pubbliche (66), mentre il 4,17% (28) è costituito da beni ecclesiastici. Il restante 1,3% (9) è di proprietà mista.
Se si guarda al numero complessivo di ville in stato di rudere e in pessimo stato, se ne contano 43, il 6,4% del totale nel territorio vicentino.
Per quel che riguarda invece il numero di ville catalogate, uno sguardo più generale a livello regionale rivela che la provincia con il maggior numero di ville venete è Treviso (785), seguita da Verona (676), Vicenza (670), Padova (633), Venezia (573), Rovigo (251), Belluno (195).

Il progetto di aggiornamento, integrazione e potenziamento della banca dati ha richiesto quasi un anno di lavoro da parte di uno staff di tecnici catalogatori e specialisti informatici, con un investimento di circa 230 mila euro.
Il catalogo consente di avere un quadro estremamente preciso del patrimonio immobiliare delle ville venete: le schede, redatte secondo le modalità previste dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione contengono una dettagliata descrizione dell'ubicazione del manufatto, notizie storiche, dati analitici sulla morfologia del corpo padronale e degli annessi (scuderie, barchesse, foresterie, giardini...), apparati decorativi (affreschi, stucchi, statue...), stato di conservazione, restauri effettuati negli anni, utilizzi attuali, orari apertura al pubblico, condizione giuridica e vincoli.


Note: caratteristiche del catalogo
Per quanto riguarda la realizzazione del catalogo digitale, dopo la predisposizione della struttura informativa di base, nel rispetto della normativa ministeriale e delle direttive regionali, ha fatto seguito l'aggiornamento e l'integrazione delle informazioni relative alle ville, allineando i dati informatici a quelli presenti nei cataloghi cartacei, regionali e provinciali, pubblicati nel corso degli anni.
All'interno delle schede descrittive di ciascuna villa sarà possibile visualizzare foto, descrizioni storiche e artistiche, recuperare informazioni desunte dalle precedenti edizioni del catalogo cartaceo, che non sono più disponibili. Da oggi le informazioni relative alle ville saranno fruibili anche per i non addetti ai lavori, da parte di diverse tipologie di utenza, per motivi di studio o per ricercare informazioni per una visita turistica.

L'opera di censimento e catalogazione è un progetto che ha origine negli anni Novanta con la pubblicazione del primo volume cartaceo "Ville Venete - Catalogo e Atlante delle Veneto" seguito poi da una serie di cataloghi provinciali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Già nel 2006 è stato realizzato "l'Atlante informatizzato ville venete con sistema GIS" con l'obiettivo di inserire le coordinate geografiche delle Ville Venete su base Carta Tecnica Regionale (CTR) informatizzata, per l'individuazione veloce ed univoca della localizzazione di ciascuna villa presente sul territorio. Questi dati sono stati usati anche per realizzare il navigatore satellitare delle ville venete che è stato diffuso in 10 mila esemplari. È stato poi realizzato, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, un catalogo online dedicato alla statuaria: oltre 1500 opere che decorano i parchi e i giardini delle ville.
Nel 2008 sono stati invece adeguati gli archivi informatici dell'I.R.V.V., creando il nuovo "sistema informatico Ville Venete" (SIVV) che permette, grazie alle nuove tecnologie disponibili, di ampliare la possibilità di ricerca, visualizzazione e stampa a tutto il patrimonio di dati in possesso dell'Istituto, comprensivo di foto satellitari e carte geografiche con stradario.

Le scelte tecnologiche adottate nell'ultimo aggiornamento, i cui primi effetti sono visibili con la pubblicazione del catalogo nel sito web dell'Istituto Regionale Ville Venete (www.irvv.net), sono la premessa per accordi di collaborazione con gli enti locali interessati per consentire diretti e continui aggiornamenti dei dati e delle informazioni sulle ville, previa validazione dell'Istituto.
Le tecnologie alla base del nuovo catalogo consentono un accesso distribuito alle informazioni ivi contenute. E' verosimile ipotizzare che nel prossimo futuro, attingendo direttamente dal database comune, il patrimonio dei dati contenuti potrà essere fruito senza interrogare direttamente il sito dell'Istituto, inglobando alcune funzionalità del catalogo in altri siti ed applicazioni ad hoc costruendo in modo partecipato itinerari turistici e percorsi culturali, arricchiti da informazioni storiche e documentarie.

L'Istituto prevede di dare un seguito al progetto, realizzando anche la versione cartacea del catalogo, un atlante delle ville venete suddiviso per provincia.

 

Sito web dell'I.R.V.V. : www.irvv.net  
Per accedere al catalogo: http://catalogo.irvv.net

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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