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"Baby pit stop" Unicef: una sosta sicura per le mamme, all'erboristeria 'Madonna della Salute' di Bassano

Venerdi 3 Ottobre 2014 alle 23:29
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Bassano del Grappa - Da sempre sinonimo di benessere e rimedi naturali, l’erboristeria Madonna della Salute, di via Vendramini a Bassano del Grappa, diventa, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria ULSS 3 di Bassano e lo Spazio Allattamento, anche un luogo privilegiato per le mamme e i loro bambini.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In collaborazione con l’azienda sanitaria Ulss 3 di bassano e lo spazio allattamento,

Da sempre sinonimo di benessere e rimedi naturali, l’erboristeria Madonna della Salute, di via Vendramini a Bassano del Grappa, diventa ora anche un luogo privilegiato per le mamme e i loro bambini: la definizione fornita dall’Unicef, all’interno dell’iniziativa “Ospedali e comunità amici dei bambini”, è quella di “Baby Pit Stop”, ovvero un ambiente protetto in cui le mamme si sentano a loro agio per allattare e provvedere al cambio del pannolino. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto Ospedale e Comunità Amici dei Bambini per l’Allattamento Materno che l’Azienda Sanitaria ULSS 3 sta realizzando ormai da parecchi anni sul territorio. L’erboristeria ha collaborato direttamente con la responsabile del progetto dr.ssa Annacatia Miola dell’Educazione e Promozione della Salute del Dipartimento di Prevenzione per la sensibilizzazione-formazione del personale e l’avvio delle procedure per l’ottenimento della certificazione rilasciata dall’UNICEF Italia.

 

 

 

Il nome, “Baby Pit Stop”, è mutuato dall’automobilismo e dalla famosa operazione di cambio gomme e pieno di benzina che si effettua durante le gare di Formula uno. In un “Baby Pit Stop”, il cambio è quello del pannolino e il pieno è di sano latte materno, nutriente e ricco di anticorpi.

 

 

 

Nell’erboristeria “Madonna della Salute” questo spazio è disponibile da oggi, venerdì 3 ottobre, dopo essere stato inaugurato, alla presenza della stampa, in occasione della Settimana mondiale per l’allattamento materno. L’angolo “Baby Pit Stop” è stato ricavato in una parte del locale adiacente al negozio ma appartata, così da privilegiare la privacy e la serenità dell’allattamento. Seguendo le indicazioni dell’Unicef, è dotato di una sedia comoda, di un fasciatoio per il cambio del pannolino e di tutto l’occorrente per detergere, idratare e cambiare i bambini. Nel “Baby Pit Stop” possono fermarsi tutte le mamme, sia che allattino o che usino il biberon, e all’interno non vi è promozione o pubblicità dei sostituti del latte materno, biberon, tettarelle e pappe. Inoltre l’utilizzo dell’angolo e dei materiali è completamente gratuito.

 

 

 

Non solo: le mamme potranno fare affidamento su un personale competente, che per garantire un buon servizio ha frequentato il corso “Incentivare l’allattamento al seno come strategia di promozione della salute” organizzato da Fad Ecm, ente di formazione a distanza, per tutti i professionisti del settore. Da tempo, inoltre, l’erboristeria dimostra grande attenzione per i temi della maternità, proponendo al suo interno ad esempio corsi di primo soccorso pediatrico o riguardanti argomenti utili come la scelta dei pannolini lavabili.

 

 

 

«La volontà di adesione all'iniziativa "Baby Pit Stop" – spiega Marco Martino, titolare dell’erboristeria “Madonna della Salute” – fa parte di un progetto più ampio, che vuole rivedere i nostri spazi privilegiandone la vocazione relazionale, oltre che commerciale. L'intento è far circolare informazioni più che prodotti. Ecco il motivo di una serie di corsi che ospitiamo, come il Corso Pratico di Primo Soccorso Pediatrico, e che non hanno attinenza diretta con la nostra attività». Una sensibilità e attenzione verso l’area della maternità e dell’infanzia che sul territorio è diffusa dall’Azienda Sanitaria ULSS di Bassano, attraverso corsi di preparazione alla nascita e servizi dedicati. Le mamme possono accedere per consulenza e supporto all’Ambulatorio Allattamento del Nido aziendale, i consultori ostetrici, i centri vaccinali e consultare il portale dedicato Genitoripiù.it.

 

 

 

Ed è precisamente questo l’obiettivo dell’iniziativa Unicef: la costruzione, attraverso i “Baby Pit Stop”, di una “catena calda” di sostegno, e dunque di sostegno alle mamme affinché abbiano fiducia in se stesse privilegiando l’allattamento naturale. Questa catena è andata perdendosi nella nostra cultura, e spesso l’allattamento, di per sé un gesto semplice che le mamme dovrebbero poter fare ovunque, risulta difficile, se non proibitivo. L’Unicef, con la collaborazione di partner istituzionali (ULSS, Comuni, Province) vuole riconferire all’allattamento la naturalezza che dovrebbe avere, e valuterà l’idoneità dei “Baby pit stop”, secondo gli scopi previsti, con verifiche periodiche di Babyconsumers, associazione per la tutela dei diritti dei consumatori.


 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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