Cuba libera? Cara Medina, lasciamola in pace!
Lunedi 12 Aprile 2010 alle 17:41«Dobbiamo imparare a crescere nella diversità , che rappresenta la vera ricchezza di una società . Noi invece siamo cresciuti nel terrore del diverso. Ci hanno raccontato solo quello che hanno voluto. La gente deve sapere, i cubani che vivono là devono sapere. Noi che abbiamo capito dobbiamo diventare la loro voce. Per questo sono convinta che se l'Europa volesse fare qualcosa per Cuba, sarebbe sufficiente garantire a tutti la possibilità di accedere a internet». Così Andria Medina, cubana, da sette anni in Italia, coordinatrice nazionale dell'Associazione per le libertà a Cuba, sposata con un vicentino, l'architetto Silvio Caoduro, e protagonista della campagna a favore dei prigionieri politici in corso in questi giorni su Zapping, trasmissione radiofonica dell'insopportabile Aldo Forbice. Cara signora Medina in Caoduro, non potremmo essere più d'accordo con lei: bisogna saper accettare la diversità . Anche quando assume forme molto lontane dalle nostre abitudini, specie mentali. I suoi compatrioti sono educati al disprezzo per l'Occidente, cioè per noi. E noi idem verso di loro.
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