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Ricorrenza dell'esodo da Istria e Dalmazia

Mercoledi 20 Gennaio 2010 alle 11:14

Associazione culturale "Vale del Grifo"

 

Tra pochi giorni, il 10 febbraio, correrà la ricorrenza del giorno della memoria dei martiri Istriani e Dalmati e del grande esodo che segnò l'inizio della loro diaspora nel secondo dopoguerra, ancora oggi senza speranze di fine.
L'associazione Vale del Grifo, con il patrocinio del Comune di Arzignano, intende commemorare i fratelli Istro-Veneti e Dalmati con una conferenza a loro dedicata ed è per questo che ha invitato, giovedì 21 gennaio alle 20:30 in Villa Brusarosco, Roberto Pirina , presidente del Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes Loquimur" di Pordenone, attivissimo ricercatore delle dolorosissime vicende accadute in Istria e Dalmazia durante la seconda guerra mondiale, a presentare in anteprima assoluta nazionale il quarto ed ultimo libro della serie "Registro delle vittime del Confine Orientale (Q - R - S - T - U - V - Z): gli Italiani e gli Istro-Veneti" appena finito di stampare in questi giorni.
Sarà l'occasione per incontrare l'autore e farsi raccontare dalla sua viva voce le commoventi storie dei nostri fratelli Istriani e Dalmati che dovettero abbandonare in fretta e furia, sotto la minaccia delle armi, le proprie case ed ogni loro avere in mano all'esercito di Tito determinato ad attuare la pulizia etnica. 10.000 o forse 20.000 di loro vennero massacrati e "infoibati" (gettati, spesso ancora vivi, nelle foibe carsiche per far "sparire" ogni traccia del loro assassinio e per terrorizzare gli altri ed indurli a fuggire: 200.000 Istriani e Dalmati lasciarono tutto e si dispersero per il mondo in cerca di una nuova patria.
Pirina ha compiuto una certosina opera di ricerca negli archivi ufficiali degli stati, dei Comuni e delle Parrocchie alla ricerca dei nomi, delle foto e di ogni testimonianza che potesse ridare dignità e memoria a questi morti dimenticati dalla storia. Con questo quarto volume Pirina completa la serie alfabetica pubblicando l'ultima raccolta di cognomi che iniziano da Q a Z.

per il ciclo di conferenze intitolato

LA LUNGA NOTTE DEL NOSTRO POPOLO
"L'oppressione napoleonica, la conquista italiana, l'olocausto Istro-Veneto: tre dolorose sciagure subite dal Popolo Veneto"
organizza il giorno


giovedi 21 gennaio - ore 20:30
in Villa Brusarosco ad Arzignano in via IV novembre

la presentazione del quarto libro della serie:
"Le Vittime del Confine Orientale-Gli Istro-Veneti"
autore Marco Pirina - presidente Centro Studi "Silentes Loquimur"
Introduca Roberto Ciambetti - consigliere regionale

La tragedia dell'Istria, della Venezia Giulia, di Fiume e della Dalmazia è la tragedia degli Istro-Veneti, dei Giuliani, dei Dalmati, la cui Storia è stata rimossa, tradita e falsata, come tante altre "storie" del Popolo Veneto, tradito e venduto con il Trattato di Campoformido del 1797.
La Repubblica Serenissima aveva garantito per secoli al Golfo di Venezia, sino alle strette gole di Cattaro (Montenegro), pace, convivenza e prosperità, sotto il simbolo del Leone di San Marco.
Dopo la sua caduta, arrivò il paternalismo imperiale degli Asburgo, con il primo tentativo di eliminare le radici veneto-dalmate, poi il Regno d'Italia, in un periodo di esasperati nazionalismi in Europa, che portò durante e dopo la seconda guerra mondiale alla pulizia etnica del territorio, grazie ai compromessi del CLNAI con la Resistenza jugoslava ed al progetto dei comunisti internazionalisti italiani.

INGRESSO LIBERO

Marco Pirina, è nato a Venezia nel 1943 ed è di origini friulane e venete, i nonni erano rispettivamente di Udine e di Montebelluna.
Dirigente di Aziende Pubbliche e Private, nel 1988 ha fondato il Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes Loquimur" di Pordenone riconosciuto nel 2008 al 1° Livello della Tabella degli Istituti Storici del Friuli Venezia Giulia, Legge 17/2008. Il Centro gode del Patrocinio della Regione del Veneto per le Ricerche Storiche sugli Istro-Veneti (Provvedimento 5.2.2009).
E' autore di 24 libri di Storia sul popolo Istro-Veneto.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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