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Categorie: Libri

Valdagno. Un libro in rete: I due dogmi

Domenica 10 Gennaio 2010 alle 14:24
Guanxinet    

 

I due dogmi di Roberto Satolli e Paolo Vineis (Feltrinelli)I due dogmi
Oggettività della scienza e integralismo etico
Feltrinelli editore
ROBERTO SATOLLI
autore del libro

PAOLO VIDALI
Filosofo

NEREO ZAMPERETTI
Medico

introduce e coordina
DANIELA FRIGO
Università di Trieste

Giovedì 14 gennaio 2010 ore 20.30
PALAZZO FESTARI - Corso Italia n.63 - Valdagno (VI)
per informazioni: [email protected] tel. 0445 406758 fax 0445 408485
in collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445 412877


La scienza si scontra sempre più spesso con posizioni che si oppongono alle sue conquiste in nome della religione o dell'etica. Il più delle volte questa opposizione si risolve in un doppio dogmatismo.
Da una parte l'inflessibilità di chi, soprattutto nella gerarchia cattolica odierna, ritiene di avere
accesso a una verità trascendente o comunque superiore alle conoscenze empiriche: queste
convinzioni sono una benedizione per chi vi attinge, ma non sono spendibili come tali
nell'argomentazione e nel confronto con chi non le possiede. Dall'altra si manifesta la rigidità di
quanti, dall'interno del mondo scientifico, tendono a presentare le proprie conoscenze come
certezze, ignorandone o fingendo di ignorarne i limiti: i fatti scientifici sono spesso carichi di teorie e appaiono sovente incerti e sfumati, anche nel campo delle scienze dure, per ragioni intrinseche oltre che contingenti.
I guasti di queste due debolezze travestite da dogmi si vedono nel dibattito, ormai quasi quotidiano, su argomenti come il cambiamento climatico, le cellule staminali, il prolungarsi artificiale e magari indesiderato della vita e della morte.
Quasi tutti abbiamo la sensazione di essere "agiti" in queste discussioni, senza mai realmente capire quali sono i fatti e quali sarebbero le decisioni giuste.
Il libro che Roberto Satolli ha scritto insieme a Paolo Vineis non pretende di dare risposte, ma afferma alcuni semplici presupposti che consentono di condividere un metodo di deliberazione partecipata sui temi rilevanti per la società intera. Il primo è che la scienza non è una ricetta per trovare risposte "giuste" ai dilemmi etici e politici della società contemporanea. Il secondo è che le conoscenze prodotte dalla scienza sono comunque quanto di meglio abbiamo a disposizione per illuminare (non dettare) le scelte e soprattutto per scartare le opzioni non più sostenibili.
"Vineis e Satolli sanno porre le domande giuste, ci offrono risposte meditate e ci ricordano che gli scienziati spesso non possiedono la verità, più di quanto essa appartenga agli umanisti, ai credenti, agli atei. Categorie, queste, forse già in cammino verso un'evoluzione fuzzy della cultura tutta, quella cornice del mondo dai margini sfuocati, confusi e indistinti in cui ogni giorno, per lo più inconsapevolmente e convinti di molte certezze, ci muoviamo"
(dalla prefazione di Ignazio Marino)

 

Roberto Satolli è medico e giornalista; dopo un decennio di attività clinica, si è dedicato
all'informazione nel campo della salute e della scienza. Ha fondato con alcuni collaboratori l'agenzia Zadig, specializzata nell'editoria scientifica e collabora stabilmente con "L'Espresso", "Il Corriere della Sera" e "Sapere".

Parteciperanno alla serata: Paolo Vidali, filosofo, esperto di filosofia della scienza e collaboratore per attività e di ricerca dell'Istituto di Filosofia dell'Università di Padova, e
Nereo Zamperetti, medico, anestesista-rianimatore presso l'ULSS 6, esperto di bioetica. Coordinerà la serata Daniela Frigo, docente di Storia moderna e direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Trieste.

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L'autore Roberto Satolli a Valdagno

Sabato 9 Gennaio 2010 alle 12:56

Guanxinet

UN LIBRO IN RETE
I due dogmi
Oggettività della scienza e integralismo etico

Feltrinelli editore
ROBERTO SATOLLI
autore del libro
PAOLO VIDALI
filosofo
NEREO ZAMPERETTI
medico
introduce e coordina
DANIIELA FRIGO
Università di Trieste
Giovedì 14 gennaio 2010 ore 20.30
PALAZZO FESTARI - Corso Italia n.63 - Valdagno (VI)
per informazioni: [email protected] tel. 0445 406758 fax 0445 408485
in collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445 412877

La scienza si scontra sempre più spesso con posizioni che si oppongono alle sue conquiste in nome
della religione o dell'etica. Il più delle volte questa opposizione si risolve in un doppio dogmatismo.
Da una parte l'inflessibilità di chi, soprattutto nella gerarchia cattolica odierna, ritiene di avere
accesso a una verità trascendente o comunque superiore alle conoscenze empiriche: queste
convinzioni sono una benedizione per chi vi attinge, ma non sono spendibili come tali
nell'argomentazione e nel confronto con chi non le possiede. Dall'altra si manifesta la rigidità di
quanti, dall'interno del mondo scientifico, tendono a presentare le proprie conoscenze come
certezze, ignorandone o fingendo di ignorarne i limiti: i fatti scientifici sono spesso carichi di teorie e
appaiono sovente incerti e sfumati, anche nel campo delle scienze dure, per ragioni intrinseche oltre
che contingenti.
I guasti di queste due debolezze travestite da dogmi si vedono nel dibattito, ormai quasi quotidiano,
su argomenti come il cambiamento climatico, le cellule staminali, il prolungarsi artificiale e magari
indesiderato della vita e della morte.
Quasi tutti abbiamo la sensazione di essere "agiti" in queste discussioni, senza mai realmente capire
quali sono i fatti e quali sarebbero le decisioni giuste.
Il libro che Roberto Satolli ha scritto insieme a Paolo Vineis non pretende di dare risposte, ma afferma
alcuni semplici presupposti che consentono di condividere un metodo di deliberazione partecipata sui
temi rilevanti per la società intera. Il primo è che la scienza non è una ricetta per trovare risposte
"giuste" ai dilemmi etici e politici della società contemporanea. Il secondo è che le conoscenze
prodotte dalla scienza sono comunque quanto di meglio abbiamo a disposizione per illuminare (non
dettare) le scelte e soprattutto per scartare le opzioni non più sostenibili.
"Vineis e Satolli sanno porre le domande giuste, ci offrono risposte meditate e ci ricordano che gli
scienziati spesso non possiedono la verità, più di quanto essa appartenga agli umanisti, ai credenti,
agli atei. Categorie, queste, forse già in cammino verso un'evoluzione fuzzy della cultura tutta,
quella cornice del mondo dai margini sfuocati, confusi e indistinti in cui ogni giorno, per lo più
inconsapevolmente e convinti di molte certezze, ci muoviamo"
(dalla prefazione di Ignazio Marino)
Roberto Satolli è medico e giornalista; dopo un decennio di attività clinica, si è dedicato
all'informazione nel campo della salute e della scienza. Ha fondato con alcuni collaboratori l'agenzia
Zadig, specializzata nell'editoria scientifica e collabora stabilmente con "L'Espresso", "Il Corriere
della Sera" e "Sapere". Parteciperanno alla serata: Paolo Vidali, filosofo, esperto di filosofia della
scienza e collaboratore per attività e di ricerca dell'Istituto di Filosofia dell'Università di Padova, e
Nereo Zamperetti, medico, anestesista-rianimatore presso l'ULSS 6, esperto di bioetica. Coordinerà la
serata Daniela Frigo, docente di Storia moderna e direttore del Dipartimento di Scienze Politiche
dell'Università di Trieste.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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