Radici cristiane? Per Zaia solo un gadget elettorale
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 23:21
"Le radici cristiane nello Statuto del Veneto? Per Zaia i valori cristiani sono solo un gadget elettorale"
Il segretario regionale del Pd replica alla proposta del candidato leghista
"Le radici cristiane nello Statuto del Veneto? Per Zaia i valori sono solo un gadget elettorale". Rosanna Filippin, segretario regionale del Partito Democratico, replica così alla proposta lanciata oggi dal candidato della Lega Nord.
"L'approvazione dello Statuto - spiega la Filippin - è forse il simbolo più chiaro dell'inconcludenza che ha caratterizzato l'ultima legislatura regionale. Luca Zaia oggi alza il vessillo dell'efficienza, ma questa è solo la più sfacciata delle bugie della Lega, che promette una cosa e ne fa un'altra. Se il centrodestra avesse voluto, lo Statuto sarebbe già una realtà . Sappiamo che non è così per i dissidi che dividono il Pdl dalla Lega Nord".
"Oggi Zaia - prosegue la Filippin - propone di inserire un riferimento alle radici cristiane nello Statuto. L'importanza delle radici cristiane per la nostra cultura è un fatto innegabile. Non è questo il punto, però, oggi. Il punto è che, per la Lega, i valori cristiani contano solo quando fa comodo, ma le radici cristiane della nostra cultura non sono un gadget elettorale".
"Mi chiedo - conclude il segretario regionale del Pd - se per la Lega i valori cristiani valgano solo in campagna elettorale, o anche quando si tratta di sostenere concretamente, ad esempio, le politiche di integrazione. Oggi Luca Zaia e il suo partito si ergono a paladini della fede. Ma io non mi dimentico di quando Bossi e i suoi compari celebravano con riti insulsi il dio Eridanio e i matrimoni celtici. O di quando la Lega ha allestito manifestazioni come il Bianco Natale. No, la fede cattolica e i valori che hanno segnato la storia del Veneto sono una cosa troppo seria. Non possono essere lasciati a chi è pronto a strumentalizzarli per uno squallido marketing elettorale".
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