Quadro da 18 mld di euro: liberi di valutare
Giovedi 18 Marzo 2010 alle 22:58Redazione di VicenzaPiù             Â
Abbiamo ricevuto, e con noi tutti i media locali, una nota e una foto, che lo stesso autore, Silvano Giometto, definisce opera di umorismo.
Abbiamo riflettuto un attimo se pubblicarle o no, ma in una fase storica del nostro Paese in cui la censura (o la volontà di condizionare l'informazione, fate voi) sembra prevalere sulla libertà di espressione, l'attimo è bastato per decidere di pubblicare il tutto, come d'altronde facciamo sempre per documenti realmente o apparentemente più ‘seriosi', purchè non istighino alla violenza.
Lasciamo, quindi, ai lettori i compiti loro propri.
Prima di tutto decidere se leggere e vedere (nota e foto) o no, perché pubblicare non vuol dire obbligare a leggere.
Poi, se si legge e si vede, decidere di sorriderne o di condannarle o di riflettere dei perché e di come nascano certe espressioni.
E, infine, se vogliono, perché sulle nostre testate si può (liberamente), decidere se commentarle.
Allego recensione umoristica e fotografica del dipinto da 18 miliardi di euro.
Cordiali saluti,
Silvano Giometto
Il quadro simbolo della pittura vicentina, la "summa" di tutti i quadri sta per essere donato al Comune di Vicenza.
Si tratta di un'opera dipinta da Silvano Giometto nei primi giorni del 2010.
Un capolavoro pittorico di una bellezza pressoché inesauribile.
Un piacere per lo spirito e per gli occhi.
Uno splendore modellato da ricercate e raffinate pennellate capaci di sussurrare e interpretare nella loro precisa scelta allegorica e moralistica il periodo in cui la città di Vicenza ha vissuto tragicamente e disperatamente una amministrazione comunale fortemente inadatta al modello sociale ed economico richiesto per la Vicenza del futuro.
Il quadro ha un valore di 18 miliardi di euro ma al Comune di Vicenza sarà donato per 16 miliardi e mezzo con la sola condizione che sia esposto in sala Bernarda, alle spalle dello scranno del Presidente del consiglio comunale affinché questo messaggio artistico e universale possa imprimersi sulle future generazioni e ricordare «ab aeternum» i danni che possono essere causati quando si vota una "casata" di partiti programmati per gestire, forse tra vergogna e delusione, una porcheria in stile "No Dal Molin".
Il prezzo di 18 miliardi di euro (poi scontati) può sembrare elevato ma in realtà è solo un miliardo in più del valore del quadro più costoso mai venduto al mondo(ritratto dell'artista senza barba di Van Gogh)
Si dice che Giometto non sia un granché come pittore o disegnatore.
Ma pure Van Gogh non sapeva dipingere né disegnare.
Il fatto non deve creare sorprese, perché anche in Parlamento molti deputati e senatori non conoscono la Costituzione.
Quindi, se si giustifica che a Montecitorio i parlamentari non conoscono la Costituzione e che l'opera pittorica più venduta al mondo sia stata colorata da un Van Gogh che non sapeva né dipingere né disegnare, non c'è alcun motivo per stupirsi che questo olio di Giometto valga 18 miliardi di euro.
Non appena il Comune di Vicenza avrà versato sul conto corrente n. 2773100 della RoyalBankSecurities di Palo Alto, CA 94304 intestato a Silvano Giometto la somma di 16 miliardi e mezzo di euro, in Piazza dei Signori a Vicenza, in una spettacolare cerimonia, vi sarà la consegna del dipinto che con questa donazione celebrerà la futura identità storica fra arte e le debolezze della comunità politica locale perché si possa dire in futuro, in un sussulto di orgoglio e dignità :
"Pazienza. Non importa se molti politici sono dei pirla, l'importante è che Vicenza sia la città con il più bel capolavoro pittorico al mondo"