Gli appuntamenti del Pd in settimana
Venerdi 25 Marzo 2011 alle 22:59• sabato 26 marzo ore 16:30 a Schio, Palazzo Toaldi Capra: Diversi da chi? - Omofobia, diritti e libertà . Ospite del dibattito l'on Paola Concia, deputata PD, e con le testimonianze di Aletheia, associazione glbt.
• lunedì 28 marzo ore 20:30 a Sarcedo, sala polivalente scuola primaria, via Vecellio 10: Donna oggi. Realtà , sogni, aspettative, necessità . Sarà proiettato il documentario Il corpo della Donna di Lorella Zanardo. Intervengono l'on Daniela Sbrollini, deputato PD, e Alessandra Moretti, Assessore ai giovani e all'istruzione e Vicesindaco del Comune di Vicenza. Continua a leggere
Omofobia, incontro all'Istituto Montagna a difesa del diritto alla diversità
Venerdi 11 Febbraio 2011 alle 17:00Mozione bipartisan per la lotta all'omofobia
Giovedi 17 Dicembre 2009 alle 19:43
Mozione bipartisan in consiglio regionale per la lotta all'omofobia e per la decriminalizzazione universale dell'omosessualitÃ
Il consigliere regionale Claudio Rizzato (Pd) ha presentato una mozione - il cui testo si allega di seguito* - che intende impegnare la Giunta veneta a promuovere tutte le iniziative necessarie a sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti di una cultura delle differenze e del rifiuto della mentalità omofobica e razzista.
Al consigliere vicentino si sono aggiunti i colleghi di partito Franco Bonfante , Lucio Tiozzo e Andrea Causin , i rappresentanti di FI-PDL Regina Bertipaglia e Leonardo Padrin , Nicola Atalmi (PdCI), Pietrangelo Pettenò (PRC) e Gianfranco Bettin (Verdi).
La mozione chiede, inoltre, alla Giunta regionale di sostenere, in particolare, "interventi nella scuola, in quanto istituzione volta ad educare i futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative volte alla lotta alle discriminazioni".
*MOZIONE PER LA LOTTA ALL'OMOFOBIA E PER LA DECRIMINALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL'OMOSESSUALITA'
presentata il 16 dicembre 2009 dai Consiglieri Claudio Rizzato, Regina Bertipaglia, Franco Bonfante, Nicola Atalmi, Pietrangelo Pettenò, Gianfranco Bettin, Andrea Causin, Lucio Tiozzo, Carlo Covi
Il Consiglio Regionale del Veneto
PREMESSO che
• il 10 Dicembre 2008, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la presidenza di turno francese dell'Unione Europea, attraverso il Sottosegretario per i diritti umani del governo francese, dott.ssa Rama Yade, presentò all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite una proposta per la depenalizzazione universale dell'omosessualità . Nella proposta si chiedeva una moratoria delle pene che molte persone nel mondo subiscono a causa della loro omosessualità . A distanza di un anno abbiamo assistito ad una escalation di atti criminali a sfondo omofobico, e mentre gli Stati Uniti approvano il Matthew Shepard act, la legislazione italiana non ha compiuto alcun sostanziale progresso in materia di lotta all'omofobia, basti pensare che nel nostro paese non esiste alcuna legge che riconosca un'aggravante specifica per i reati commessi in odio a persone omosessuali, bisessuali, transgender;
• una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia spinge a considerare le persone omosessuali e transessuali come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperti, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;
• i casi di omofobia in Italia e in Veneto sono ancora troppo numerosi, sia per quel che concerne la violenza fisica che per le enormi difficoltà che ancora molti omosessuali hanno nel vivere serenamente il proprio orientamento sessuale nelle diverse dimensioni della propria vita (scuola, lavoro, famiglia). Si vedano a tal proposito i dati che emergono dal Report sull'Omofobia in Italia relativo ai primi 11 mesi del 2009 realizzato da Arcigay: 10 omicidi, di cui uno in Veneto, 75 casi di violenza e aggressioni, di cui 5 in Veneto, 8 casi di estorsione, di cui 2 in Veneto, 4 atti di bullismo, di cui 2 in Veneto.
TENUTO CONTO che
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all'articolo 2, comma 1 recita: "Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione."
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (2000/C 364/01) all'articolo 1 recita: "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". E all'articolo 21 ribadisce: "E' vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".
L'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
EVIDENZIATO che
Novantuno paesi nel mondo hanno leggi che puniscono gli atti sessuali con persone del proprio sesso. E in particolare in Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria e Somalia la pena prevista è la morte. Inoltre in India, Pakistan, Birmania, Guyana, Sierra Leone, Uganda, Tanzania, Bangladesh e Barbados, gli atti omosessuali sono puniti con l'ergastolo.
CONSIDERATO che
Il 17 maggio del 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'omosessualità una "variante naturale del comportamento umano".
Impegna la Giunta Regionale
- a promuovere, anche tramite gli Assessorati alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali e in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica a una cultura delle differenze e al rifiuto di una mentalità omofobica e razzista;
- a sostenere in particolare, nell'ambito di queste iniziative, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, interventi nella scuola, in quanto istituzione volta ad educare i futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative volte alla lotta alle discriminazioni.
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2009: ancora omofobia?
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 19:47Partito Democratico Vicenza
Mercoledì 25 novembre ore 20:30 nella sede dell'Informagiovani a Vicenza in contrà delle Barche 55 (di fronte al teatro Astra) si terrà l'iniziativa "2009: ancora omofobia?" organizzata dai Giovani Democratici della provincia di Vicenza (in collaborazione con la Rete degli studenti e Aletheia). Gli ospiti saranno Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, deputato per i Democratici di Sinistra dal 2001 al 2008 e storico esponente dei movimenti omosessuali e Fausto Raciti, segretario nazionale dei Giovani Democratici. Il moderatore sarà Enrico Peroni, presidente di Aletheia (associazione LGBT vicentina). Il dibattito andrà ad affrontare la tematica dell'omofobia sotto diversi profili: si partirà dalla "legge Concia", affossata un mese fa in Parlamento, che prevedeva l'aggravante della discriminazione sessuale per le aggressioni personali, per arrivare alla discussione sui diritti civili, tema sul quale l'Italia è in pesantissimo ritardo rispetto agli altri paesi europei. "La fase congressuale ha permesso al Partito Democratico di tornare a fare politica, quella vera: abbiamo ricominciato a parlare di temi importanti, ad interagire con i diversi mondi che compongono la società italiana - dice il segretario provinciale Giacomo Possamai - Ora però non possiamo fermarci altrimenti torneremo ad avvitarci nello sterile dibattito interno che ci ha bloccato nell'ultimo anno: dobbiamo continuare a promuovere incontri sui territori, lavorando per la creazione di una chiara e forte identità del nostro partito. E come giovani di sicuro non possiamo e non vogliamo tirarci indietro".
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