Giro di vite per ambulanti che non rispettano regole
Giovedi 3 Giugno 2010 alle 21:50"Esprimo il mio plauso alla mozione presentata oggi dai Deputati della Lega Nord alla Camera, che potrà servire a dare un giro di vite a un fenomeno dilagante nel tessuto economico delle nostre città : l'evasione fiscale degli ambulanti; un fenomeno che negli ultimi anni è aumentato notevolmente. Si tratta di misure concrete contro chi non rispetta le regole e non paga le tasse, danneggiando tutti quei commercianti che ogni giorno lavorano in modo onesto e senza uscire dall'alveo della legalità ". Continua a leggere
Mozione bipartisan per la lotta all'omofobia
Giovedi 17 Dicembre 2009 alle 19:43
Mozione bipartisan in consiglio regionale per la lotta all'omofobia e per la decriminalizzazione universale dell'omosessualitÃ
Il consigliere regionale Claudio Rizzato (Pd) ha presentato una mozione - il cui testo si allega di seguito* - che intende impegnare la Giunta veneta a promuovere tutte le iniziative necessarie a sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti di una cultura delle differenze e del rifiuto della mentalità omofobica e razzista.
Al consigliere vicentino si sono aggiunti i colleghi di partito Franco Bonfante , Lucio Tiozzo e Andrea Causin , i rappresentanti di FI-PDL Regina Bertipaglia e Leonardo Padrin , Nicola Atalmi (PdCI), Pietrangelo Pettenò (PRC) e Gianfranco Bettin (Verdi).
La mozione chiede, inoltre, alla Giunta regionale di sostenere, in particolare, "interventi nella scuola, in quanto istituzione volta ad educare i futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative volte alla lotta alle discriminazioni".
*MOZIONE PER LA LOTTA ALL'OMOFOBIA E PER LA DECRIMINALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL'OMOSESSUALITA'
presentata il 16 dicembre 2009 dai Consiglieri Claudio Rizzato, Regina Bertipaglia, Franco Bonfante, Nicola Atalmi, Pietrangelo Pettenò, Gianfranco Bettin, Andrea Causin, Lucio Tiozzo, Carlo Covi
Il Consiglio Regionale del Veneto
PREMESSO che
• il 10 Dicembre 2008, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la presidenza di turno francese dell'Unione Europea, attraverso il Sottosegretario per i diritti umani del governo francese, dott.ssa Rama Yade, presentò all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite una proposta per la depenalizzazione universale dell'omosessualità . Nella proposta si chiedeva una moratoria delle pene che molte persone nel mondo subiscono a causa della loro omosessualità . A distanza di un anno abbiamo assistito ad una escalation di atti criminali a sfondo omofobico, e mentre gli Stati Uniti approvano il Matthew Shepard act, la legislazione italiana non ha compiuto alcun sostanziale progresso in materia di lotta all'omofobia, basti pensare che nel nostro paese non esiste alcuna legge che riconosca un'aggravante specifica per i reati commessi in odio a persone omosessuali, bisessuali, transgender;
• una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia spinge a considerare le persone omosessuali e transessuali come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperti, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;
• i casi di omofobia in Italia e in Veneto sono ancora troppo numerosi, sia per quel che concerne la violenza fisica che per le enormi difficoltà che ancora molti omosessuali hanno nel vivere serenamente il proprio orientamento sessuale nelle diverse dimensioni della propria vita (scuola, lavoro, famiglia). Si vedano a tal proposito i dati che emergono dal Report sull'Omofobia in Italia relativo ai primi 11 mesi del 2009 realizzato da Arcigay: 10 omicidi, di cui uno in Veneto, 75 casi di violenza e aggressioni, di cui 5 in Veneto, 8 casi di estorsione, di cui 2 in Veneto, 4 atti di bullismo, di cui 2 in Veneto.
TENUTO CONTO che
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all'articolo 2, comma 1 recita: "Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione."
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (2000/C 364/01) all'articolo 1 recita: "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". E all'articolo 21 ribadisce: "E' vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".
L'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
EVIDENZIATO che
Novantuno paesi nel mondo hanno leggi che puniscono gli atti sessuali con persone del proprio sesso. E in particolare in Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria e Somalia la pena prevista è la morte. Inoltre in India, Pakistan, Birmania, Guyana, Sierra Leone, Uganda, Tanzania, Bangladesh e Barbados, gli atti omosessuali sono puniti con l'ergastolo.
CONSIDERATO che
Il 17 maggio del 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'omosessualità una "variante naturale del comportamento umano".
Impegna la Giunta Regionale
- a promuovere, anche tramite gli Assessorati alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali e in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica a una cultura delle differenze e al rifiuto di una mentalità omofobica e razzista;
- a sostenere in particolare, nell'ambito di queste iniziative, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, interventi nella scuola, in quanto istituzione volta ad educare i futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative volte alla lotta alle discriminazioni.
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