Continua la crisi del mercato immobiliare
Domenica 11 Aprile 2010 alle 11:55Adico   Â
"In una fase in cui l'economia non tira è il settore immobiliare risultare il più colpito" si legge nell'ultima nota diffusa dall'ADICO.
Un dato confermato dall'Istat, secondo cui nel terzo trimestre 2009 le compravendite di unità immobiliari hanno visto una forte flessione del 10,5% rispetto allo stesso periodo del 2008.
Dall'indagine si nota come nel campo delle compravendite di immobili per utilizzo commerciale e imprenditoriale si ha avuto una contrazione su base annua del 15,9%; nel settore residenziale invece una contrazione annua del 10,1%.
Da notare anche che - sempre nel terzo trimestre - le compravendite di unità immobiliari calano meno nel Sud e nelle Isole (rispettivamente -5,7% e -4%). Il Centro (-10,7%) rimane sostanzialmente in linea con il dato nazionale, mentre il Nord-ovest e il Nord-est si caratterizzano per le contrazioni tendenziali più significative, pari rispettivamente al -13,7 e al -12,4 per cento.
Una situazione determinata - spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - dal fatto che i prezzi delle case ancora non diminuiscono in modo significativo, forse perché la casa rimane un bene-rifugio, pertanto c'è ancora una certa resistenza da parte di chi possiede una casa a vendere, in attesa del momento giusto per poter trarne profitto.
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Mercato immobiliare in crisi
Martedi 27 Ottobre 2009 alle 19:56Adico Â
Il mercato immobiliare è quello che maggiormente sta risentendo della crisi economica e finanziaria: "da una parte chi decide di vendere non ha nessuna intenzione di limare il prezzo dall'altra chi acquista ritarda nell'investimento con la speranza di veder scendere l'importo; con la conseguenza di allungare i tempi di vendita della casa" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Molti "preferiscono attendere tempi migliori preferendo, piuttosto di abbassare le richieste, affittare l'immobile gonfiando così sempre più il valore delle locazioni" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
In Italia resta però "il problema dell'emergenza abitativa delle categorie sociali che appartengono alla cosiddetta fascia debole quali i nuclei familiari, le giovani coppie a basso reddito, gli anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, gli studenti, gli immigrati regolari e i numerosi fuori sede impiegati in pubblici servizi che non sono più in grado di far fronte alla spesa della casa in termini di rata del mutuo o di affitto" conclude Carlo Garofolini.
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