Berlato su sospensive TAR e caccia
Venerdi 30 Ottobre 2009 alle 19:32Ufficio Stampa on. Sergio BerlatoÂ
L'esultanza del responsabile della LAC sembra assolutamente fuori luogo dal momento che nel carniere dei suoi ricorsi si ritrova "solamente" il temporaneo divieto di utilizzo del colombo domestico nella caccia ai colombacci da appostamento.
Contrariamente a quanto afferma Andrea Zanoni, non eletto consigliere regionale dei verdi nel 2005 per mancanza di voti, nuovamente bocciato nel giugno di quest'anno in occasione delle elezioni europee quando ha corso (invano) nelle liste del "cacciatore Di Pietro", il TAR non ha accolto le altre richieste contenute nei suoi ricorsi e cioè quelle relative alla sospensione della caccia alla moretta, al combattente ed alla pernice rossa, unitamente alla richiesta di chiusura della caccia in forma vagante nel mese di gennaio.
Nel fornire garanzie a tutti i cacciatori, che praticano la caccia al colombaccio da appostamento, che faremo tutto il possibile per ripristinare quanto prima l'uso del colombo domestico come richiamo vivo in questa forma di caccia tradizionale, informiamo che la Giunta regionale, riunitasi d'urgenza nella serata del 30 ottobre, ha approvato una nuova delibera che ripristina, già da sabato 31 ottobre, la possibilità di cacciare le specie in deroga nel Veneto, confermando le stesse modalità di caccia, le stesse specie cacciabili e le stesse quantità giornaliere e stagionali previste nella delibera impugnata.
Unica differenza prevista nella nuova delibera, rispetto alla precedente, è rappresentata dalla quantità massima complessiva di soggetti prelevabili da tutti cacciatori del Veneto.
In via precauzionale ed in attesa di conoscere le motivazioni che hanno spinto i giudici del TAR del Veneto a sospendere la precedente delibera, la Giunta regionale ha ridotto il quantitativo massimo stagionale complessivo prelevabile, attestandosi sull'1% della mortalità naturale di queste specie.
Nulla cambia in sostanza per i cacciatori del Veneto che potranno continuare a cacciare in deroga le specie fringuello, peppola, storno e pispola.
Va reso atto alla LAC di essere riuscita ad impedire ai cacciatori del Veneto di cacciare le specie in deroga per un solo giorno (venerdì 29 ottobre), giorno in cui la caccia non era comunque consentita. Se queste sono le soddisfazioni di cui ha bisogno il signor Zanoni per preparare la sua ennesima avventura elettorale con qualche altra nuova formazione politica alle prossime regionali, faccia pure.
Ai cacciatori del Veneto basta poter continuare ad esercitare le proprie cacce tradizionali, nel rispetto delle normative vigenti e delle Direttive comunitarie, così come avvenuto ininterrottamente dal 2002 ad oggi.
on. Sergio Berlato
Deputato al Parlamento europeo