Venerdi 14 Dicembre 2018 alle 21:54
Articolo in elaborazione Dopo aver presentato, tra le urla di chi non ama l'informazione, il 20 agosto 2018 in esclusiva il testo della bozza di decreto attuativo della legge 205 del 27 dicembre 2017 per le vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle quattro banche risolte e dopo aver reso noto per primi il 31 ottobre, dopo alcune bozze, la stesura iniziale dell'articolo 38 Capo III della legge di bilancio, pensato per le vittime di quelle banche come evoluzione della 205, in cui erano state poste le premesse per la destinazione allo scopo dei fondi dormienti, pubblichiamo qui in anteprima assoluta la formulazione, da leggere e su cui riflettere, dell'articolo 38 suddetto che ci risulta sia l'ultima al momento disponibile, successiva a quella provvisorio approvato alla Camera e prima della presentazione di domani, 15 dicembre, al Senato.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Domenica 9 Dicembre 2018 alle 22:20
Dopo anni dall'impossibilità di monetizzare le proprie azioni, da domani al senato si entra nel merito della formulazione reale e tuttora ignota dell'articolo 38 del capo III della
Legge di Bilancio (nella nostra foto esclusiva l'ultima riunione al Mef con Villarosa e un saluto di Salvini) scritto per il ristoro delle vittime diÂ
Banca Popolare di Vicenza, diÂ
Veneto Banca, delle quattro banche risolte e di chi altro vi fosse ricompreso. Questo avviene dopo l'approvazione il 27 dicembre 2017 da parte di tutti i parlamentari della
legge 205, dopo la mancata unione totale delle associazioni che avevano contribuito ad idearla e l'avevano spinta non limitandosi a protestare e dopo il conseguente spazio di contestazione lasciato al
Coordinamento Banche di don Enrico Torta e a
Noi che credevamo nella BPVi.Â
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 21 Dicembre 2017 alle 10:37
La Direzione Centrale Normativa dell'
Agenzia delle Entrate, con
la risoluzione 153E del 18 dicembre 2017, comunicata da
Intesa Sanpaolo agli ex soci con
una recente lettera, che in qualche passaggio si presta a interpretazioni dubitative, metterebbe la parola fine alla questione tassabilità dell'importo pagato dalla
Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca in via di transazione ai soci truffati. Il ragionamento è chiaro: si tratta di un ristoro e conseguentemente l'importo pagato non è tassabile. E questo appare del tutto corretto. Ma l'Agenzia delle Entrate ha dovuto fare i salti mortali, per contrastare la tesi sostenuta a risposta ad interpello n. 907-6522017 della Direzione Regionale del Veneto, Agenzia delle Entrate, che invece, e correttamente, ne aveva sostenuto la tassabilità (
problema da noi segnalato per primi,
poi da noi analizzato e, infine,
confermato da Il Sole 24 Ore che riprendeva la nostra segnalazione e le nostre tesi).
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